Sommario
1. I
sette raggi
2. Le
leggi universali piu' importanti
3. Alcuni esercizi adatti per i solstizi e gli equinozi
4. La verita' e
la giustizia
5. Questo e' un periodo
peculiare per la terra e l'umanita
6. La migliore
educazione spirituale per i nostri
figli
7. Come
spiegare ai giovani cio' che li aspetta
8. Le
malattie gravi sono sempre dovute al karma?
9. Il
simbolo della croce
10. La
nascita prima del tempo
prestabilito
11. Conclusione
1. I SETTE RAGGI
Domanda:
La
nostra prima domanda fa riferimento all'ultimo paragrafo della Grande Invocazione in cui si dice: "Che
Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra".
Per quanto ci è possibile comprendere questi attributi rappresentano i tre Raggi principali, ovvero Il Potere (1° Raggio), l'Amore-Saggezza (2° Raggio) e l'Intelligenza attiva (3° Raggio).
Per quanto ci è possibile comprendere questi attributi rappresentano i tre Raggi principali, ovvero Il Potere (1° Raggio), l'Amore-Saggezza (2° Raggio) e l'Intelligenza attiva (3° Raggio).
Come
possiamo utilizzare questi attributi in una vita di ricerca spirituale e
durante la meditazione?
I
primi tre Raggi, che avete nominato, sono la costituzione alla base stessa
dell'uomo; nella costituzione trinitaria dell'uomo risiedono infatti queste tre
energie. Esse sono le prime che appaiono nel creato, la prima effusione dello
Spirito nel suo primo aspetto, ovvero scienza e coscienza perfette. L'uomo
stesso, all'inizio, rappresenta questa trinità, questi tre punti di
riferimento. Poi, nello stesso modo in cui, precipitando nella materia, i tre
Raggi combinandosi tra loro diventano sette, così i tre aspetti nell'uomo
assumono delle diversificazioni per quanto riguarda il suo intelletto, la parte
cerebrale, la parte emozionale, ecc.
Fondamentalmente,
in effetti i sette Raggi esistono già nella natura. Anche ogni animale fa parte
di un Raggio, integra e vive questo Raggio, per la precisione il terzo, però lo
fa ad un livello animale. Tutta la natura è una dimostrazione dei sette Raggi;
essa mostra infatti un grande gioco di alchimia in cui tutte le forze
dell'universo si manifestano fisicamente.
Comunque
l'uomo appartiene, in modo più specifico, al secondo Raggio, poiché è un Figlio di Dio. Ma dal momento che è
stato creato a somiglianza del Padre non può che rappresentare ed avere la
stessa costituzione e gli stessi aspetti del suo Creatore. Questi tre Raggi si
manifestano in lui in proporzione alla suo sviluppo spirituale.
I sette Raggi
L'uomo,
però, prima di poter prendere coscienza dei Raggi fondamentali deve lavorare
con gli attributi di tutti e sette. Poi, nel tempo, comprenderà che, nel loro
insieme, essi non sono che un unico Raggio, il Raggio del Padre. Ma parliamo
dei sette prima di parlare dei tre; essi si manifestano nei sette giorni della
settimana, nei sette gradi di densità
della forma, nelle sette note musicali e sono alla base dello stesso atomo e di ogni forma esistente. I sette Raggi
presentano le seguenti Energie e Qualità:
1° Raggio: Volontà e Potere
2° Raggio: Amore – Saggezza
3° Raggio: Intelligenza attiva
4° Raggio: Armonia tramite conflitto
5° Raggio: Scienza concreta
6° Raggio: Idealismo, Devozione
7° Raggio: Ordine cerimoniale
Quando,
nel futuro, i chimici conosceranno in modo più approfondito la vera natura
delle cose si ritroveranno a lavorare soltanto con questi sette tipi di
energia. E' così che da chimici diventeranno alchimisti. Attualmente tutte le
discipline di studio, a causa della propria specializzazione, si disperdono, in
quanto fanno esclusivamente riferimento alla conoscenza cerebrale, alla forza
dell'intelletto. Se invece aggiungessero una vera conoscenza, accompagnata da
una coscienza esoterica, allora si otterrebbe una riduzione delle ipotesi
teoriche formulate finora, e tutte le ipotesi rimaste sarebbero fondate sui
sette Raggi.
Ma
prima che fisici e chimici scoprano la natura di questi sette Raggi, è
necessario che vadano molto più a fondo anche nella stessa ricerca nucleare,
poiché è da lì che verrà questa conoscenza. Arriverà un momento in cui si accorgeranno,
e saranno nel giusto, che il modo in cui l'atomo si crea, si concretizza, si
assemblea, si trasforma, dipende soltanto dalle azioni delimitate dai sette
Raggi. Avranno allora anche la possibilità di provocare delle mutazioni
genetiche.
E'
per questo che prima di giungere a queste scoperte, è assolutamente necessaria
che l'uomo raggiunga un certo grado di spiritualizzazione affinché possa
operare nel campo delle mutazioni con intelligenza e saggezza. Operando nel
campo delle mutazioni vi sarà anche la possibilità di creare un tipo di uomo
nuovo, una nuova razza di animali, una nuova specie di alberi, e magari una
nuova energia. Non si do- vrà però creare un nuovo Raggio, ciò equivarrebbe a
ripetere l'errore già fatto in altri tempi, ovvero a generare un Raggio
mortale.
Il
compito dell'uomo è quello di imparare ad abbellire, a perfezionare ciò che già
esiste. Egli nn può creare un nuovo Raggio perché per poterlo fare dovrebbe
possedere una scienza assai elevata ed un altissimo livello di evoluzione
spirituale.
Ma
veniamo alla domanda che mi è stata posta: ammettiamo che conosciate gli
aspetti dei sette Raggi e che si possa dunque passare a parlare dei primi tre,
i cui attributi sono: il Potere (1°
Raggio), l'Amore-Saggezza (2° Raggio) e l'Intelligenza attiva (3° Raggio).
L'uomo
nel corso della propria vita dovrà lavorare in modo da far esperienze con questi tre Raggi. In effetti, è ciò che
principalmente fa nel corso della propria vita vista nei suoi aspetti volitivi,
affettivi ed intellettuali. Tutto ciò che la vita propone, in modo molto
concreto nelle vicissitudini quotidiane, porta in azione questi tre Raggi ed il loro aspetti, questo accade
nel cosmo, nel microcosmo ed anche nell'uomo.
L'azione
concreta dei Raggi si può vedere in tutta la natura, che ne è rappresenta la manifestazione tangibile, infatti,
dietro alla Grande Intelligenza che tutto dirige troviamo comunque l'energia
proveniente dai Raggi. Tale azione si può vedere anche nella vostra vita e nel
modo in cui affrontate la vostra vita quotidiana. Quando dovete confrontarvi
con qualcuno, ad esempio, sperimentate l'azione del primo Raggio, che rappresenta il Potere di volere, decidere ed ottenere.
Il primo Raggio
Volendo
fornire un'immagine del primo Raggio, è sufficiente cercare di immaginare il
Cosmo e la sua evoluzione senza nessuno che lo diriga, senza Dio, i Maestri o
gli Angeli. Un cosmo formato da sostanza mentale in grado di mantenersi in vita
e con esso tutte le cose, piccole o grandi che siano: questo è esattamente il
primo Raggio.
In
una persona poco evoluta spiritualmente questo Raggio agisce creando il
desiderio di dominare; essa vorrà sempre essere in una posizione di comando, tenderà ad essere un dittatore o
altre manifestazioni di questo tipo.
In
una persona più evoluta, invece, il primo Raggio creerà le motivazioni che
spingono, non tanto a dominare gli altri, ma a liberarli dalla loro condizione
di ignoranza o malattia. Questo significa che, ad un certo momento, spingerà la
persona a diventare un capogruppo o il responsabile di qualche organizzazione.
In
un individuo totalmente realizzato, totalmente purificato, questo Raggio si
manifesterà come potere in azione: sarà sufficiente una sua parola per causare
un'azione; perché il miracolo abbia luogo, o "la montagna si
sollevi". E' il potere dei grandi Maestri, un potere miracoloso, un potere
di redenzione.
Il secondo Raggio
Il
secondo Raggio (la Saggezza) è quello che più rappresenta l'uomo, poiché egli è
il Figlio di Dio. All'attributo Saggezza dobbiamo associare anche l'Amore, in
quanto amore e saggezza sono una cosa unica. Solo quando si conosce veramente
si può amare, quando non si conosce, infatti, è impossibile amare.
E'
pur vero che i sentimenti di affetto e simpatia esistono da millenni nell'animo
umano, ma l'amore di cui vi sto parlando può esiste nel cuore dell'uomo solo
quando conosce veramente. Cosa vuol dire conoscere? Conoscere non è
"possedere tante conoscenze" come comunemente inteso; conoscere
significa avere la "vera e profonda conoscenza delle cose, delle
situazioni e possedere lo stato di coscienza che si raggiunge soltanto ad un
certo livello di evoluzione spirituale".
Questa
tipo di conoscenza si può acquisire esclusivamente attraverso lo studio e
l'esperienza quotidiana. Ammetto che, in un primo tempo, queste attività
potranno essere svolte soltanto a livello affettivo/intellettuale ma, nel
tempo, faranno sviluppare quello stato di coscienza in cui sono presenti sia la
saggezza che l'amore, fusi l'una nell'altro, poiché sono della medesima natura.
E' assai difficile
perdonare
Per
meglio illustrarvi perché la conoscenza e l'amore sono sinonimi pensate a quanto sia difficile perdonare. Questa
difficoltà è presente perché voi non conoscete ciò che alberga nel cuore
dell'altra persona, non conoscete le sue paure, i suoi terrori, le sue nascoste
aspirazioni. Voi, vedendolo da fuori, lo considerate come un bambino che deve
seguire le vostre istruzioni ed assecondare le vostre idee.
Per
riuscire a perdonare qualcuno, senza comprendere ciò che si trova nella sua
anima, dovete fare violenza a voi stessi, dovete fare uno sforzo per cercare di
comprendere e di ammettere che l'altro è fatto in un determinato modo. Se
possedeste la conoscenza di cui stiamo parlando essa libererebbe in voi il vero
amore e non sarebbe più necessario alcun sforzo; perdonare sarebbe un'azione
semplice e naturale.
Questo
è il vero perdono. Il perdono non deve ami essere un "atto di
grazia"; niente è peggiore di una atto di grazia offerto ad un essere
umano, chiunque esso sia. Anziché "Io ti perdono",
bisognerebbe poter dire "Io ti comprendo". L'atto stesso sarebbe
molto più efficace ma presume che in voi si siano sviluppate la vera conoscenza e l'amore.
Il terzo Raggio
Il
terzo Raggio (l'Intelligenza attiva), è quello che l'umanità sta sperimentando
più pienamente nel momento attuale. In questo momento, infatti, tutta l'umanità
è spinta alla ricerca del modo migliore per utilizzare la mente e le sue
possibilità. Prendendo sempre più coscienza del piano mentale e sforzandovi di
dominarlo, cosa che avverrà nell'arco di molte generazioni, state sviluppando
in voi gli attributi del terzo Raggio; esso, chiaramente, esiste già in voi ma
non lo state utilizzando piena- mente.
Voi,
oggi, state utilizzando solo alcuni suoi aspetti, usufruendo dell'intelletto
come intermediario. Tutto quello che appartiene all'ordine del terzo Raggio è
per voi inaccessibile. Soltanto gli Iniziati possono utilizzare tutti i suoi
attributi perché sono in grado di esercitare tutta la potenza e tutte le
possibilità del piano mentale.
Per
sviluppare in voi gli attributi di questi tre Raggi non sono necessari Maestri,
corsi, seminari, occorre semplicemente lavorare nel modo in cui vi ho spesso
indicato, camminare tendendo alla purificazione del corpo e dello spirito ed
essere ogni giorno un discepolo migliore. Anche se siete focalizzati su un solo
tipo di
Raggio, che determina in modo principale la vostra evoluzione,
dovete comunque lavorare per svilupparli tutti e tre.
Se
volete prendere coscienza del primo Raggio allora cercate di portare nelle
vostre relazioni, famigliari o sociali che siano, la perfezione che questo
Raggio manifesta nel cosmo. Agire con la perfezione del primo Raggio significa
aiutare gli altri, sostenerli, educarli, dirigerli ed orientarli ma senza
dominarli.
Questo
è ciò che il Piano si aspetta da voi, questo è il sentiero del servitore,
questo è quanto può sviluppare in voi gli attributi del primo Raggio. Tutti i
Maestri, nel loro aspetto di potere, appartengono al primo Raggio; in quanto
spirito, invece, ognuno di essi appartiene ad uno dei tre Raggi fondamentali.
Ciò che permette al Maestro di volere ed agire è però il primo Raggio.
Se
volete sviluppare in voi gli attributi del secondo Raggio, dovete, come già vi
dissi altre volte, vivere ogni giorno ciò che vi è stato insegnato e trarne le
dovute esperienze. Una istruzione che si ferma nel piano intellettuale non
serve di certo a sviluppare una coscienza migliore.
Il
terzo Raggio è correlato al piano mentale. Per poterlo sviluppare è però
necessario che si siano sviluppati in voi gli attributi del secondo Raggio,
ovvero Saggezza ed Amore. Siccome l'aspetto basilare del secondo Raggio è il
piano astrale, non potrete accedere al piano mentale fintanto che non avrete
sviluppato una buona gestione del piano astrale.
Dal
momento che tutta l'affettività è legato al secondo Raggio, ciò che è veramente
necessario per lo sviluppo di una coscienza spirituale è il superamento degli
affetti, che sono sempre subordinati alla simpatia personale, per arrivare a
scoprire l'amore vero, l'amore impersonale. Scoprire l'amore che non considera
più gli altri in termini di buono o cattivo, simpatico o antipatico. Soltanto
in questo modo si potranno liberare le energie del terzo Raggio; le energie
intellettuali così liberate potranno a loro volta dirigere le energie del
secondo Raggio (Amore-Saggezza) e quelle del primo (Potere).
Facendo
sempre più appello all'attributo del terzo Raggio (Intelligenza attiva),
facendo in modo di svilupparla in voi, saprete meglio dirigere gli aspetti
degli altri due Raggi presenti in voi, dirigere meglio le vostre relazioni
siano esse intellettuali o affettive,
dirigere i vostri desideri e le vostre ambizioni, ecc.
Quindi
quando l'uomo lavora su tutti i tre Raggi, lavora sulla totalità del suo essere
ed in questo modo ricostruisce, in verità, il suo cammino iniziatico. Il
cammino iniziatico, in definitiva, non ha altri scopi che quello di sviluppare
in voi il dominio totale di queste tre energie primordiali presenti in voi già
dal momento del concepimento.
Voi siete soltanto
dell'energia
In
verità, come vi ho detto spesso, voi non siete altro che delle energie, anche
se al momento attuale vi vedete attraverso l'immagine della vostra personalità.
Vedendovi come l'immagine di un corpo vedete solo qualcosa di parziale,
un'illusione. In realtà non siete altro che un'energia che, per potersi
diffondere, per poter pienamente sperimentarsi, deve passare attraverso
l'esperienza che si può acquisire solo tramite l'individualizzazione.
Prendete
dunque coscienza della vostra discesa nella materia, della vostra individualizzazione, e quindi della
necessità della risalita, lavorando, sperimentando, e facendo leva sulle tre
energie primarie che vi costituiscono. Tutto il vostro cammino iniziatico tende
a risvegliare in voi la coscienza e la capacità di utilizzo di queste tre
energie per poterle poi controllare.
Anche
se vi è difficile crederlo non avete bisogno di imparare altre cose; di
ritornare perfetti perché, qualche tempo fa, siete nati imperfetti; di
diventare belli perché un giorno siete nati brutti; di diventare buoni perché
siete nati malvagi, assolutamente no. Voi siete solo energia; energia coperta
da molti "veli" causati dell'incoscienza.
I veri Maestri
cercano di farvi comprendere che...
Se
vi ritrovate immersi nella forma è soltanto perché in questo modo potete
prendere coscienza della vostra individualità e sviluppare in voi la coscienza
dell'io. Ciò che i veri Maestri e le Guide spirituali cercano di farvi
comprendere è l'inutilità di copiare Dio, di sviluppare qualcosa che non esiste
in voi. No, vi insegnano invece a dominare quello che è già presente in voi.
Non si può insegnare a dipingere a chi non è nato con questo talento, per lo
stesso motivo vi si insegna a sviluppare ciò che è già a vostra disposizione in
attesa di essere risvegliato.
E'
questo quello che vi insegnano le Guide ed i Maestri e non altre cose. Non
avete nient'altro da conquistare che voi stessi, per questo scopo vi faccio da
esempio, da guida. E' per questo che
esistono le Guide ed i Maestri: non per essere amati, non per essere adorati,
non per essere lodati, non per essere deificati, assolutamente no. Solamente
per dire ad ognuno di voi: "Guardami e sappi che tu sei esattamente come
me, niente di meno e niente di più. Mettiti dunque al lavoro. Io ho fatto
questo e quest'altro esercizio, ho preso questa via, ho superato queste prove:
ecco quello che devi fare anche tu. Incontrerai certamente delle difficolta, ma
non perderti di coraggio perché ti sono vicino con la mia esperienza ed il mio
amore". Questo è ciò che vi
propone un Maestro.
Sappiate
che, se poteste contattare immediatamente tutte le risorse energetiche che vi
costituiscono, rimarreste così disturbati da riportarne dei danni anche nel
vostro corpo materiale. E non parlo di incontrare il Cristo oppure un altro
grandissimo Essere. Vi dico che se vi accadesse di essere sufficientemente
vicini alla vostra stessa anima, per
sentirla, per gustare le sue vibrazione, la vostra personalità ne rimarrebbe immediatamente distrutta. La
vostra anima, infatti, è simile all'energia nucleare, è onnipotente.
Sapete
bene quanto sia potente l'energia atomica, ebbene voi possedete esattamente la
stessa potenza. Immaginatevi quindi una forza atomica non addomesticata, che in
un sol colpo si rivela nella sua natura e che non si può più controllare.
Comprendete, ora, perché non potete neppure avvicinare la vostra stessa anima?
E' per questo che bisogna imparare le leggi che governano il vero sviluppo
spirituale, non per sottomettervi ad esse, no di certo, ma per poter avvicinare le vostre energie in un modo che non sia mortale;
effettuare un contatto che sia positivo e non distruttivo.
Siete
talmente pieni di energia che se esse fossero lasciate libere correreste verso la distruzione. E' per questo motivo che le
dovete contattare pian, piano, attraverso uno sviluppo progressivo ed intelligente.
E' assai pericoloso
forzare il risveglio di "kundalini"
E'
pertanto assai pericoloso forzare il risveglio di un'energia. Vi sono delle
persone, ad esempio, che lavorano unicamente per risvegliare la
"kundalini", l'energia che giace
addormentata alla base della vostra spina dorsale. Cosa avviene a questa persone che si divertono a
risvegliare la kundalini, a giocare con la kundalini, se nello stesso tempo non
sviluppano anche saggezza, coscienza ed amore?
Si
di- struggono, si ammalano, annientano il loro corpo astrale, il loro corpo eterico, possono diventare pazzi e
correre verso la morte. Questo accade anche se, in fin dei conti, hanno forzato uno degli aspetto più materiale
dell'energia presente nell'uomo.
E'
per questo che prima di tutto bisogna imparare e vivere ciò che insegna la
Legge divina. Apprendere la saggezza, il dominio, riconoscere la verità ed
integrarla nel vissuto quotidiano, piuttosto che forzare lo sviluppo di qualche
energia. E' solo lavorando nella giusta direzione che potete sviluppare quello
che già possedete, sviluppare un livello superiore di coscienza, e diventare
perciò capaci di utilizzare le energie che gli corrispondono.
Più
sviluppate un livello di coscienza e più le vostre energie aumentano e si
diffondono. Più vi sviluppate spiritualmente e più potrete ad esempio,
progettare, concretizzare i vostri piani e conquistare dei gradi iniziatici.
Dunque non perdete troppo tempo a percorrere delle strade che si avvalgono di
tecnicismi, come lo sviluppo dei chakra o del potere individuale. Se volete
progredire lavorate ogni giorno allo scopo di sviluppare la vostra coscienza e
non altre cose. Le altre cose vengono di conseguenza, naturalmente, perché
fanno parte del piano di coscienza.
E' solo con l'azione
che sviluppate la vostra coscienza
Se
insisto tanto sul modo in cui è necessario comprendere le cose, è solo perché si tratta di un elemento estremamente
importante. Infatti, voi, agite o non agite, fate o non fate, vi prendete delle
responsabilità o non le prendete proprio in funzione di come avete compreso una
data informazione. Ed è soltanto da ciò che fate, e da come lo fate, che potete
sviluppare la vostra coscienza.
La
coscienza, inizialmente, invia nella personalità un certo tipo di vibrazioni
che verranno raccolte in proporzione alle sue capacità, ai suoi limiti ed alla sua grandezza. Quando più voi lavorate per
nobilitarvi, per diventare più degni, più grandi, più capaci di discernere,
automaticamente permettete alla vostra coscienza di espandersi verso livelli
più elevati e distaccarvi pertanto dalla coscienza di massa.
Più
espandete la vostra coscienza tanto più aumenterà la vostra capacità di
comprendere; questa capacità, a sua volta, controllerà le vostre reazioni
emotive e vi aiuterà a progredire sul sentiero evolutivo. Se qualcuno cerca di
"crescere" avvalendosi soltanto di strumenti tecnici io gli dico:
"Sviluppa invece la tua coscienza!". Non esistono, infatti, altri
metodi validi.
Domanda:
Nell'esporre la
nostra prima domanda, le abbiamo chiesto delle informazioni sui tre Raggi principali.
Potrebbe ora darci qualche informazione sui
Raggi da quattro a sette?
Per prima
cosa, vi dirò che i sette Raggi
derivano dal Sole,
dall'interno del Sole ovvero
dal suo primo aspetto. Il Sole, infatti, possiede due aspetti, un primo aspetto
che è rappresentato da un cerchio esteriore ed uno interno che corrisponde al
cerchio interiore. I Raggi da 1 a 3 regnano nel cerchio esteriore da dove
assorbono e diffondono gli altri quattro che provengono dalla materia solare.
Questi
sette Raggi costituiscono tutto quello che è presente nell'uomo, a partire
dalla radice dei suoi capelli per arrivare al più sublime dei suoi pensieri. I
primi tre Raggi vi formano come entità spirituali mentre tutti e sette
collaborano per crearvi come uomini nella piena totalità.
Ad
ogni Raggio sono correlate delle Gerarchie di Esseri superiori ed ogni Raggio
arriva a voi passando attraverso un pianeta del vostro sistema solare.
Naturalmente la Terra non è il centro dell'Universo ma una copia ridotta di un
sistema più grande che, a sua volta, è una copia del macrocosmo. E' per questo
che la Terra sembra il centro di tutte le nostre preoccupazioni, di tutti i
nostri discorsi. In realtà non che un puntino all'interno dell'infinito.
I
sette Raggi passano attraverso i sette pianeti e gestiscono il bagaglio
energetico del sistema solare. E' per questo che bisogna conoscere
l'astrologia. Studiando l'astrologia, si studia l'aspetto esoterico di queste
energia e si arriva a comprenderne l'aspetto manifestato; l'aspetto che si concretizza
nella materia e dona all'uomo il suo aspetto fisico, la sua forma e tutti gli
altri attributi. A volte, in certi trattati astrologici, manca l'aspetto
esoterico di queste forze e per poterle comprendere è necessario studiare le
caratteristiche proprie dei sette Raggi.
Se,
come spiriti, non manifestate altro che i primi tre Raggi, come uomini
incarnati sulla Terra avete la possibilità, nelle vostre azioni, di operare
anche con gli altri quattro perché essi, in fin dei conti, non sono altro che
dei mezzi per agire. E' per questo che essi non sono considerati
"esoterici", in quanto sono solo degli strumenti di lavoro. Gli altri
tre, invece, sono esoterici perché rappresentano la sostanza e l'essenza.
Gli
stessi pianeti, oggi, sono troppo densi per poter manifestare tutta la
Gerarchia, dall'Essere più elevato a quelli più infimi utilizzati dai maghi.
In
ogni pianeta alberga una Gerarchia, un certo numero di grandi Esseri che lo ha
costituito e lavora per mantenere e dirigere tutte le forme presenti sulla
Terra, utilizzando il Raggio che gli passa attraverso. E' per questo che la
Terra, da quando è stata creata, ha continuato a "crescere" sotto
l'impatto di queste energie che le arrivano dai vari pianeti.
La Terra, in realtà,
non è ancora nata
La
Terra, attualmente, non ha ancora finito di formarsi e sta ancora
"crescendo". Fintanto che le sette razze non saranno effettivamente
nate e realizzate, la Terra sarà sempre in formazione. La Terra in realtà non è
ancora nata perché, nel momento che "nascerà veramente", non esisterà
più sul piano fisico. In quel tempo tutte le civiltà presenti sul pianeta si
ritroveranno a vivere su un piano più sottile, ed è allora che avverrà il
contatto con Shamballa e tutti potranno entrare nella Città celeste.
Prima
che arrivi questo momento, però, è necessario che tutti i popoli posseggano
pienamente il controllo sulle loro azioni, sul loro modo di pensare, di vita,
ecc., occorre che tutti i pianeti, per ciò che riguarda la loro specifica
funzione, abbino terminato di stimolare la crescita dell'umanità. L'ultimo che,
in qualche modo, chiuderà il ciclo, sarà Nettuno, e tutto riprenderà di nuovo
come quando è nato dal caos, così come è descritto nel libro "Dalle
tenebre è uscita la Luce".
Nettuno
era già presente all'origine del mondo e, pur essendo caotico nel suo primo
aspetto, è quello più rappresentativo della divinità; quello che possiede
maggiormente le potenzialità del divino, la più grande chiave iniziatica, la
più grande ispirazione divina. Nello stesso modo in cui era presente
all'origine del mondo, ed è entrato a far parte dell'amalgama caotico dei vari
Raggi, ad ogni nuovo giorno biblico (ovvero
un ciclo od una Era) Nettuno passa le consegne all'iniziatore successivo, alla
Gerarchia successiva, al fine di concludere tutto il lavoro che l'era trascorsa
doveva svolgere.
In
futuro, quando l'umanità avrà raggiunto il suo stadio finale, l'uomo stesso
inizierà un nuovo ciclo, assorbirà la propria materia, e vi sarà una
"nuova nascita", ad un livello superiore. In quel momento l'umanità
diventerà solare, abbandonerà la condizione terrestre per diventare solare.
Quando l'umanità, nel suo insieme, arriverà al punto finale del suo sviluppo
spirituale, quando arriverà a rappresentare i sette Raggi che l'hanno
costituita ed aiutata ad evolvere, avvicendandosi uno dopo l'altro, in quel momento diventerà solare e si
ricongiungerà al Logos che ne diventerà l'Iniziatore.
Quando
ciò accade all'interno del Logos solare avviene la stessa cosa che avviene nel
logos planetario, quello che state vivendo adesso ma ad un livello superiore.
Si viene trasportati nel cuore di un'altra dimensione; una dimensione che
costituisce il cuore di un'altra identità: il Logos universale. Questa è una
situazione della quale è inutile che vi parli in quanto ne capireste ben poco.
Tutte
le civiltà, al fine di ritrovare la propria trinità, ovvero la manifestazione
perfetta dei tre Raggi fondamentali, sono obbligate a prendere la porta del
Sole. E' per questo che nelle tradizioni antiche il Sole rappresentava un
traguardo da raggiungere ed un punto di arrivo.
Quando
l'uomo inizia lo studio dei Raggi, si avvicina ad un soggetto talmente grande
che per essere compreso si deve possedere una livello assai elevato di sviluppo
spirituale, in caso contrario sarà molto difficile prenderne coscienza. Ciò che
io vi ho detto sul secondo Raggio, ad esempio, è solo un idea appena abbozzata
di ciò che può essere la predisposizione all'amore universale, l'amore vero,
l'amore cosmico.
Chi
riesce a comprendermi realmente sarà colui che già possiede il necessario
livello di coscienza. Un altra persona potrebbe dirvi molte più cose di quelle
che vi dico io, ma quale potrebbe essere il risultato per la vostra evoluzione?
Nessuno. E' per questo che preferisco insegnarvi come vivere, come pensare,
come agire, come impegnare queste
energie che vi costituiscono affinché voi stessi arriviate un giorno a scoprire, da soli, la verità.
Non
mi piace spendere delle parole per il puro piacere di fare della filosofia. Al
contrario voglio essere pratica ed aiutarvi nelle vostre sofferenze, nelle cose
che vi fanno innervosire, nella soluzione dei tanti problemi che la vita vi
propone. E quando avrete il controllo su tutte queste cose, il controllo della
vostra vita, allora non avrò più niente da dirvi, sarete in grado di conoscere
la vera realtà. Se imparate come vivere comprenderete anche le Leggi della Vita.
Naturalmente
in un primo tempo, è necessario istruirsi, ma non pensate mai che questa sia la
cosa più importante per il vostro cammino iniziatico, no davvero. L'istruzione,
come vi ho sempre detto, vi permetterà di sviluppare la capacità di
discernimento. Istruitevi e lavorate, fate esperienza, cercate di mantenere la
vostra vita sotto controllo. Verrà un momento che sarete in grado di
comprendere tutta la scienza occulta. In effetti, la scienza occulta cos'è? Uno
strumento che, in un certo senso, aiuta l'uomo a sviluppare il suo intelletto,
il suo aspetto cerebrale, la sua capacità di discernimento; tutte cose molto
concrete, dense, ed opache.
Un
volta, quando la trasmissione della conoscenza e dell'esperienza veniva fatta
da coscienza a coscienza, dal Maestro all'allievo, si trattava di un passaggio
completo. Il Maestro era praticamente invisibile, ma sempre pronto ad
intervenire.
Nel
tempo, con la tradizione orale e scritta, si è iniziato a diffondere gli insegnamenti per mezzo della parola e della
scrittura. Questo tipo di istruzione, però, non è affatto completo, fornisce
soltanto le informazioni ma non l'esperienza necessaria per viverle pienamente.
Questi insegnamenti, parlati o scritti che siano è quello che voi chiamate scienza occulta. Essa serve
per istruirvi, è perciò valida in tal senso, ed io ve la consiglio, ma
attenzione non è tutto, è necessario vivere gli insegnamenti, metterli in
pratica, al fine di conquistare un maggior livello di coscienza.
Ciò
vi permetterà di restare umile. Se vi occuperete dello spirito, se lavorerete
ogni giorno per sviluppare una coscienza migliore, piuttosto che fornire nuovi
argomenti alla vostra cultura, comprenderete da soli il punto in cui siete e la
necessità di nuove esperienze atte a trasformarvi ulteriormente.
Chi
crede che sia sufficiente sapere, conoscere, possedere molti libri o aver frequentato
molti corsi, chi si persuade che questa è la strada da seguire, rischia di
diventare orgoglioso in un tempo assai breve. Se invece lavorate per lo
sviluppo del piano di coscienza,
poiché questa è la vera strada, quella che vi avvicina allo spirito, allora
manterrete la vostra umiltà, saprete mantenere il vostro posto e fare lo sforzo
giusto. Questo, in effetti, significa risparmiare del karma.
Cos'è un piano di
coscienza?
A
questo punto mi chiederete: "Cos'è un piano di coscienza?". Lo posso
spiegare in un modo molto rapido, prendendo esempio dai bambini. Cercate di
immaginare i pensieri, i sogni e le
aspirazioni che albergano nella mente e nel cuore di un bimbo di 10 anni: questo è il suo "piano di
coscienza". Anche voi avete avuto 10 anni ed un piano di coscienza
correlato a tale età. Poi ne avete avuto uno a vent'anni, a trenta, e così di
seguito fino ad arrivare a quello attuale; quello che vi offre i punti di rife-
rimento per analizzate le vostre reazioni ed il vostro stato d'animo.
Questo
è ciò che viene chiamato il "piano di coscienza". E' quello che crea
le differenze presentate da un individuo nelle sue varie età e che, nel
contempo, differenzia due individui diversi della stessa età. Il piano di
coscienza è quello che vi permette di "essere" in un certo modo, di
intravedere, di apprendere, di comportarvi secondo certi canoni piuttosto che
altri. Soltanto tramite l'istruzione, la conoscenza, il discernimento, il
lavoro e l'esperienza che ne scaturisce, potete sviluppare un nuovo piano di
coscienza, immancabilmente. Concentrate i vostri sforzi su questo punto.
2. LE LEGGI UNIVERSALI PIU' IMPORTANTI
Ci viene chiesto di
seguire le Leggi Universali, vuole elencarci le principali o le più importanti
che dovrebbero essere seguite dall'umanità?
Le
Leggi Universali cambiano aspetto per ogni tipo di civiltà. Con questo non
intendo un cambiamento della loro natura bensì del modo in cui gli uomini le enunciano e le seguono. E' per questo
che la legge mosaica comprendeva anche delle regole riguardanti il
comportamento coniugale, come, ad esempio, "Non desiderare la donna
d'altri". Questa, a tutti gli effetti, non è una Legge Universale perché
Dio non si è mai preoccupato degli
affari matrimoniali degli uomini.
Le
Leggi, similmente ai Raggi, posseggono diversi gradi o livelli e, pur
suddividendosi in leggi sussidiarie, restano sempre legate alla Leggi
primordiali. Queste leggi primordiali, però, si configurano in modo da poter
essere comprese e seguite dalle persone a cui sono indirizzate. Per questo
motivo, un Profeta o una Guida, può promulgare un determinato numero di leggi
che in realtà non hanno niente di universale ma che rimangono comunque
correlate alla Legge Universale. In effetti ogni legge, come primo aspetto,
considera gli aspetti sociali di un popolo e serve per la costituzione di una
civiltà.
Vi
siete mai chiesti perché l'uomo tende, istintivamente, a creare dei gruppi
sociali? Per quanto lontano possiate risalire nel tempo, vi sono sempre stati
dei villaggi, delle tribù e dei popoli. Ciò è avvenuto perché la stessa Legge
cosmica, per diventare operativa, deve divenire una Legge sociale. Questo
comporta che per essere un vero discepolo; un discepolo che rispetta le
Leggi cosmiche, bisogna innanzitutto rispettare le leggi sociali. E queste
leggi vi chiedono di essere un buon cittadino, onesto e laborioso, ed un buon
discepolo che rispetta l'ambiente in cui vive, sia esso naturale, famigliare o
sociale.
Anche
se qualche legge vi può sembrare assurda o ridicola, è giusto che voi la
rispettiate. E' per questo che quando fu chiesto a Gesù: "Perché devo
pagare questa imposta? Mi rende un misero, mi impoverisce. Che cosa ne pensi
tu, in proposito, tu che sei il Figlio di Dio?". Egli rispose: "Date
a Cesare quello che è di Cesare".
Occorre
perciò rispettare le leggi sociali perché sono quelle che mantengono in piedi il sistema, sono quelle che
permettono l'evoluzione di un popolo nel suo insieme. Date dunque "a
Cesare quello che è di Cesare" e non sbuffate più quando dovete pagare le
vostre tasse. Vi dico questo affinche si sviluppi in voi una certa coscienza
dei vostri doveri, cosa necessaria per essere dei veri discepoli.
A
volte, coloro che iniziano a camminare sul sentiero spirituale, assumono un atteggiamento di rottura con il mondo
tradizionale, il mondo sociale. Essi vorrebbero che il mondo fosse diverso, un
mondo fantastico, un mondo artificiale, dove poter vivere appartati e crearsi
le proprie leggi ed i propri sistemi. Questo è un grave errore! Queste persone
non hanno ancora capito come stanno realmente le cose, e bisogna aiutarli a trovare il mondo spirituale pur vivendo nel
mondo tradizionale.
Non dico che un discepolo, un Iniziato, sia felice o pieno di gioia nel pagare le proprie
tasse, questo no. Lo deve però fare serenamente sapendo che questo è un dovere
di partecipazione alla vita della società stessa in cui vive. Una persona
comune, o un discepolo, sono soltanto di passaggio in questo mondo. Vivono solo
qualche decina di anni e poi se ne vanno, ma il mondo, dopo di loro, deve pur
continuare! Dopo di loro devono
esservi ancora le possibilità affinché altri possano godere dei beni che essi
hanno goduto. Bisogna quindi rispettare
le regole. Naturalmente, avete il compito di
trasformarle se sono necessari dei miglioramenti ma non quello di eliminarle.
3. ALCUNI ESERCIZI ADATTI PER I SOLSTIZI E GLI
EQUINOZI
Può indicarci qualche
esercizio o rituale adatto per i solstizi e gli equinozi?
I
momenti astronomici del Sole sono molto importati e densi di energia. Anche per
certi aspetti della Luna, Luna piena, ad esempio, vi sono delle persone che non
stanno bene, che perdono i capelli, ecc. I momenti astronomici possono infatti
essere ideali per meditare, catturare le energie solari, oppure fare delle
operazioni magiche o dei rituali.
E'
molto difficile fornirvi un rituale od un metodo adatto per quei momenti e che
abbia un carattere universale. Ognuno ha le sue esigenze particolari e tutto
dipende da quello che volete fare con questa energia. E' per questo che gli
Ordini sono così diversi l'uno dall'altro, gli Ordini religiosi da quelli
esoterici, iniziatici o cabalistici.
Se
volete assorbire il prana che arriva in uno di questi momenti (molto intenso,
rigeneratore, iniziatico, poiché punta direttamente al cuore di Shamballa),
allora vi basta una preparazione a base di digiuni, accurate abluzioni e
tranquillità mentale. Nel momento indicato potete fare una meditazione
profonda, oppure recarvi ad una santa Messa fatta per quella particolare
ricorrenza.
Oppure,
se volete fare un lavoro più occulto, dovete passare alle operazioni definite
equinoziali o solstiziali, le informazioni al proposito vi sono già state date.
Se questo è quanto volete dovete scegliere un luogo specifico perché possa
avvenire una convocazione; il luogo,
dal canto suo, dovrebbe essere esotericamente neutro o positivo. Dovete anche assicurarvi che tutti i membri siano
orientati nello stesso senso e che abbiano raggiunto un simile livello
spirituale. Questo per evitare di effettuare
un rituale con "una gamba più corta dell'altra".
Quando
si fa un rituale, si sviluppa, si crea un'entità che rappresenta la sintesi di
tutte le persone presenti. In funzione degli individui e del loro piano di
coscienza, delle energie, e delle limitazioni dei presenti, l'entità potrà
essere assai bella oppure zoppa, inferma, opaca, ecc.
Più
il livello dei partecipanti sarà omogeneo e meno dovrete sforzarvi per fare un
lavoro iniziatico oppure un'operazione equinoziale. La sola presenza di
individui che alzano le braccia, che ripetono a memoria delle parole o che
emettono dei suoni, non è certo sufficiente per fornire i presupposti necessari
a convocare l'entità energetica in oggetto.
Quindi,
come potete vedere, non è possibile distribuire una tecnica a livello
universale perché si dovrebbe strutturarla al fine di renderla adeguata ai vari
gruppi di persone. Se si facesse bisognerebbe poi dire: "Tu al solstizio
devi fare questo tipo di operazioni!", "Voi dovete fare invece
quest'altro tipo perché vibrate a quel livello!", "Voi, invece,
quest'altro tipo ancora!"
Non
è passato molto tempo dal periodo in cui tutto ciò che è iniziatico era
suddiviso in due aspetti: interiore ed esteriore. All'ordine esteriore
apparteneva la religione ed a quello interiore i vari ordini iniziatici. Questo
era utile in quanto permetteva una prima suddivisione di coloro che assistono
ai rituali. Un rituale effettuato da persone che non possiedono ancora lo
sviluppo necessario, un rituale equinoziale, ad esempio, che di per sé non è
pericoloso, potrebbe disturbare gli individui con un li- vello vibrazionale troppo
basso.
Una cerimonia può
anche essere pericolosa
Ciò
significa che, se il Maestro che conduce la cerimonia non è abbastanza forte da
fare da contrappeso, da bilanciare in qualche modo le energie che si sono
sviluppate, esse possono disturbare le persone non pronte, spingerle in
un'esperienza per la quale non sono preparate, superare delle prove per cui
potrebbe non avere la forzo necessaria. Questo è il motivo che, per prudenza,
vi dirò soltanto che chi vuole approfittare di questi importanti momenti, può
fare una bella meditazione oppure una Messa adeguata all'occasione.
Quando
esisterà una gruppo sufficientemente sviluppato per costituire un'aura di
protezione dei partecipanti potrò spiegarvi una tecnica, in realtà è molto
antica, che è sempre esistita. Ma
solo in quel momento si potrà riscoprila e diffonderla.
Affinché
una massa di persone possa assistere ad un rituale di grande portata spirituale
è necessario che esista un gruppo di persone sufficientemente evolute e chiaroveggenti, in grado di ricevere
l'emanazione di energia che viene generata e sappia come gestirla e
trasmetterla ai partecipanti in modo che essi non ne restino feriti o travolti.
In Egitto la cosa era conosciuta e praticata ed è per questo che tutto il
popolo poteva entrare nel tempio. Successivamente i rituali furono solo
esteriori e pertanto privi di pericoli.
Non
vorrei che le mie parole fossero interpretate come un rifiuto; voglio soltanto dirvi che, per la vostra sicurezza, quando
entrate in un "laboratorio" in cui si lavora con un'energia simile a
quella nucleare, siete obbligati a munirvi di una "chiave" speciale.
Dovete seguire le regole.
Se
il vostro cuore eterico, il vostro cuore astrale e la vostra aura non sono
sufficientemente potenti (potenza acquisibile solo tramite lo sviluppo
spirituale), allora nel momento dell'irradiamento, dell'emanazione energetica,
verrete bruciati, proprio come successe ad Icaro, verrete distrutti.
La
curiosità ed i desideri mondani possono essere pericolosi. C'è chi desidera diventare
ricco, però l'oro è un cibo impossibile da digerire e sarà proprio lui a farvi
sentire affamati di nuovo. Non bisogna essere ambiziosi nella spiritualità:
bisogna lavorare. Non bisogna desiderare nella spiritualità: bisogna conoscere
il proprio posto, accettarlo, e cercare di essere migliori, passando
all'azione, al servizio, al distacco.
Tornando
ai luoghi più adatti, per poter fare le operazioni descritte, dovete sapere che
è assai importante trovarne uno che sia già stato utilizzato per questo scopo;
ogni luogo, infatti, possiede una memoria vibrazionale. Vi sono dei luoghi che hanno già un cordone vibrazionale, una
specie di cordone ombelicale che li collega con la Gerarchia. Sono dei luoghi in cui albergano particolari
energie ed alcuni degli spiriti che furono evocati qualche tempo prima; vi sono
alcune Gerarchie che vi risiedono, vi lavorano e lo proteggono.
Tutto
ciò che venne fatto dagli Iniziati in tempi lontani è stato fatto per durare
nei millenni. E' per questo motivo che esistono dei luoghi che non saranno mai
alterati dalle catastrofi, guerre o cataclismi; in questi posti, infatti,
abitano delle Gerarchie che, con la loro presenza, creano un'aura di protezione
per tutta la zona e coloro che vi abitano. Di questi luoghi, nel mondo, ne
esistono un po' dappertutto.
E'
però importante considerare l'epoca in cui sono stati utilizzati per la prima
volta; a seconda dell'epoca, il rituale dovrà essere differente. Risulta perciò
assai diverso l'approccio di colui vuole utilizzare i sistemi di quei paesi
dove sono presenti molte pietre cerimoniali (menhir, ecc,) da colui che
preferisce ricorrere ad un rituale Egizio ed utilizzare la piramide.
Comunque,
se siete soli, praticate una meditazione e soprattutto una comunione.
Utilizzate allo scopo qualcosa che assomigli ad un'ostia, un pezzo di pane o un bicchiere di acqua e vino. Consacratelo
come fa un religioso, facendovi sopra il segno della croce, dite: "Io ti
consacro nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Per
utilizzare le energie che sono attive e presenti nel mondo potete recitate la Grande Invocazione oppure il mantra che preferite.
Terminata
la recita della Grande Invocazione, mettetevi in meditazione. Alla fine della
meditazione prendete ciò che rappresenta l'ostia ed offritela nella direzione
del Sole (state lavorando in un momento solare). Presentate l'ostia al Sole,
nel punto in cui si trova in quel
momento. Lasciate che vengano assorbite le energie e quindi portatele in voi.
Raccoglietevi per qualche istante ed avrete
terminato.
Nel
momento in cui offrite il vostro dono potete anche offrire tutti i bimbi che
sono appena nati o stanno per nascere, è il miglior battesimo che gli potete
dare. Offrite tutti i nuovi nati al loro vero Padre, il Dio solare. Bagnateli
nella sua Luce, fate loro il battesimo in quel momento e sarà un vero
battesimo.
Siccome
il solstizio, per l'uomo, rappresenta una mutazione alchemica, è preferibile,
in tale periodo, digiunare prima di iniziare qualsiasi cosa, lavoro, svago o
studio che sia. Bisogna permettere al corpo di pulirsi completamente affinché
si possa rigenerare. Ricordate che se non siete liberi da qualsiasi pensiero
negativo, liberi da ogni cibo che appesantisce le vibrazioni dell'aura, la
vostra meditazione non potrà sortire gli effetti desiderati.
Occorre
che, nel momento in cui fate il rituale, siate nudi e puri come nel momento
della vostra nascita. E' per questo che, generalmente, la celebrazione
dell'equinozio e del solstizio è considerato più adatto agli Iniziati ed ai Discepoli
abbastanza evoluti. Non vale la pena di offrire questi rituali alle persone
comuni perché non saprebbero gestire bene questa energia.
4. LA VERITA' E LA GIUSTIZIA
Una triplice domanda.
Cos'è la verità? Cos'è la giustizia? Vi sono delle situazioni in cui, alla luce
della verità e della giustizia, l'utilizzo della forza, della violenza, può
essere giustificato?
Cos'è
la verità? La verità è la realtà. Cos'è la realtà? E' quello che voi ignorate
poiché per comprendere la realtà, per accettare la realtà bisogna possedere un
piano di coscienza elevato. La verità è sempre stata l'oggetto di ricerca di
tutte le persone di una certo livello spirituale o intellettuale. E' per questo
che nella stessa filosofia, per non parlare dell'esoterismo, la ricerca della
verità costituisce il presupposto
fondamentale.
Qual'è
il senso del mondo e della vita?
Per chi si occupa di filosofia cercare la verità significa interrogarsi sul senso della vita. Non è comunque possibile conoscenza il senso del mondo e della vita se non si è ancora in grado di comprendere la "realtà" del mondo. E la realtà del mondo cos'è? La realtà del mondo appare diversa seconda del proprio livello iniziatico.
Per
qualcuno sarà la violenza, pochi valori degni di essere vissuti, una grande
desolazione abitata da uomini senza pregi, primitivi e violenti. Per altri,
invece, che appartengono ad un altro livello, il mondo apparirà come un
Paradiso, un posto dove tutti sono gentili, dove capita che qualcuno ci pesti i
piedi ma si tratta solo di un incidente di passaggio.
La
visione del mondo dipende da quanto uno ama il danaro, il potere e le cose
mondane; dipende dalla capacità di comprensione, la capacità di percepire la
vera realtà delle cose.
Ciò
significa che è inutile discutere sulla verità, occorre integrare, rivelare la
realtà e così la verità diventerà parte dell'uomo.
Verità
e realtà sono come Amore e Saggezza; esattamente la stessa cosa. Possiamo
girare attorno al concetto con altre parole ma la cosa non cambia. Finche
l'uomo cerca, rincorre il senso di qualcosa, non lo potrà scoprire perché il
fatto stesso che lo stia cercando manifesta chiaramente la sua limitatezza. Di
conseguenza non cercate la verità, cercate invece di vivere, ogni giorno di
più, un rapporto sempre più sereno con la realtà.
Cos'è
la realtà? E' quello che vi ha detto Gesù, "Il Regno", è la realtà;
"Siete eterni", è la realtà; "Amatevi l'un l'altro", è la
realtà; "Quello che fai al più piccolo, lo fai a me", è la realtà.
Tutte queste azioni non sono altro che la manifestazione oggettiva della
realtà.
Cos'è la giustizia?
Cos'è
la giustizia? Sul piano terrestre la giustizia è un sistema che permette,
legalmente, di punire o ricompensare una data azione. In termini cosmici,
invece, la giustizia è la purezza. E' la chiarezza, un altro aspetto della
realtà.
La
giustizia non viene praticata dai Maestri, da Dio e tantomeno dalle Gerarchie.
La giustizia in quanto tale non esiste. C'è semplicemente la purezza e quando,
in un certo momento della sua evoluzione (cosa che avviene ciclicamente),
l'uomo incontra la purezza prende coscienza di tutti i suoi limiti, come se
fosse nudo innanzi ad uno specchio; allora si rende conto della vera causa di
tutte le sfortune, le disgrazie, di tutti i vizi e tutte le limitazioni.
Questa
è la giustizia. Ma non è altro che uno specchio ed uno specchio non può essere
tale se non è terso e puro. Lo specchio, comunque, non emette alcun verdetto;
è l'uomo che, nel momento in cui lo guarda, prende coscienza ed, al limite, si
castiga da solo.
Ed
anche il castigo non è negativo perché costituisce una forza redentrice per
potersi nobilitare e crescere spiritualmente.
Le prove non sono
delle disgrazie
Tuttavia,
quando questa forza di redenzione giunge sulla Terra, l'uomo crede che sia
giunto il momento del castigo perché, in base alla quantità delle proprie
mancanze, andrà incontro ad un numero corrispondente di prove. Se non si
comprende questo concetto, le prove stesse verranno considerate come disgrazie.
Al contrario se si riesce ad ammetterlo, ogni prova sarà vista come una piccola
iniziazione.
Tutti
questi concetti, pur essendo intellettuali, si applicano in un ambito sociale
poiché, come ho già detto, tutte le leggi cosmiche hanno una manifestazione sul
piano sociale. In un certo senso, quindi, queste leggi sono un aspetto della realtà.
Tuttavia
se si vuole approfondire la conoscenza di questa realtà, bisogna distaccarsi
dal consueto modo di valutazione, alquanto ristretto, per utilizzarne uno che abbia un'ampiezza tale da abbracciare il
senso cosmico delle cose. La Giustizia è una cosa assai importante; è una
bellissima energia che si stà manifestando in questi tempi. Voi, infatti, state
vivendo la giustizia. Mi domandate cos'è? Guardate il mondo e vedrete la giustizia che si stabilisce a
tutti i livelli.
L'uomo e la società
si rivelano in quanto tali...
A
questo punto mi domanderete: "Come è possibile constatare la giustizia se, osservando le cose, si vedono tanti
orrori e tante ingiustizie?". Ecco la mia risposta: non dimenticate mai
che la giustizia è uno specchio; attualmente l'umanità è davanti ad uno specchio,
si guarda mentre sta agendo e prova coscienza dei suoi vizi, e delle sue limitazioni. La società, pertanto, si
rivela in quanto tale; l'uomo si ri- vela in quanto tale.
La
persona che è un assassino potenziale si ritrova ad uccidere perché è il
momento della Rivelazione. Quando giunge l'ora della Rivelazione, come dice
l'Apocalisse, è il momento in cui uno
deve prendere coscienza di ciò che è, altrimenti non potrà mai comprendere le
cose dal punto di vista divino. In questo momento, in cui sembra che tutte le nefandezze salgano dal fondo
dell'inferno, assistiamo invece alla manifestazione esterna delle brutture che
stanno nell'uomo, affinché egli ne possa prendere la dovuta conoscenza.
A
volte si crea il modo di dissimulare i problemi ed i vizi per farli apparire
come cosa normale. Per un determinato periodo, allora, ci ritroveremo con delle
energie che lavorano per elaborare una determinato filosofia, una certa
civiltà. Sembrerà, per qualche tempo,
che le cose vadano bene ma poi, un giorno, arriverà l'Iniziatore con lo
specchio della giustizia: in quel giorno tutti i problemi, tutti i vizi del
sistema saranno messi in luce in tutta la loro
gravità.
Chi
ne sarà coinvolto crederà certamente di essere piombato nel caos; in realtà si
tratterà soltanto della chiarificazione della situazione. Sarà sufficiente
attendere per poterne vedere gli sviluppi. Non conviene mai giudicar quando si
è nel mezzo del ciclone.
Una volta si che...
L'uomo
ha preso l'abitudine di credere che il peggio non è ancora venuto e ci attende
nel futuro. Generazione dopo generazione questo concetto viene passato come se fosse un'eredità. "Domani andrà
peggio", "Va sempre peggio", "Mio nonno ha avuto una vita
migliore". Non bisognerebbe dimenticare che il nonno ha vissuto la guerra del 15-18, e diceva a sua volta:
"Ah, mio nonno! Ai suoi tempi si stava sicuramente meglio!". Suo
nonno, comunque, ha vissuto in un periodo con guerre e rivoluzioni; malattie
come lebbra, peste e sifilide; carestie e violenza a pagamento. In effetti è
proprio oggi che la vita è migliore. Tuttavia, prima che questo miglioramento
arrivi per davvero, dovranno venire in superficie i cosiddetti
"peccati" perché altrimenti non potranno essere rimossi.
Non
abbiate paura, quindi, ed andate incontro al futuro vivendo ogni giorno gli
insegnamenti che avete ricevuto. Anziché temere per la sopravvivenza del vostro
corpo cercate di diventare perfetti. Non lavorate per la sopravvivenza,
lavorate per la perfezione; e qualunque cosa possa accadere, non abbiate paura.
5. QUESTO E' UN PERIODO PECULIARE PER LA TERRA E
L'UMANITA'
Sembrerebbe che in
questo momento la Terra stia attraversando una fase di passaggio tra il suo
chakra solare e quello cardiaco. Questo comporterà numerosi sconvolgimenti,
saranno solo ad un livello planetario oppure anche individuale.
Come
vi ho appena detto il periodo attuale, per l'umanità, rappresenta
un'iniziazione, un diverso piano di coscienza che dovete conquistare. E' un
momento iniziatico in cui la "giustizia" provoca tanti fenomeni e
tante cose, prima nascoste, vengono allo scoperto sia a livello individuale, famigliare,
sociale, economico e mondiale.
Quando
entra in azione la "giustizia" è sempre un momento di tipo
iniziatico; un momento capace di integrare un nuovo piano di coscienza. E' per
questo che è necessario prendere coscienza dei propri limiti e delle proprie
mancanze. E' proprio nel momento in cui prende coscienza dei propri limiti che
un individuo cerca di superarli. Se non ne prende coscienza ignorerà ciò che
dovrebbe fare per andare avanti nel modo migliore.
Si
tratta quindi di un periodo in cui è necessario far tesoro dell'azione dei tre
Raggi fondamentali e di tutto ciò che concerne il nuovo piano mentale che, a
poco a poco, vi sarà rivelato e che dovete sempre più conoscere ed integrare.
Questo piano mentale, d'altro canto, trova il suo posto unicamente nel centro cardiaco dell'uomo: il chakra cardiaco. Si tratta infatti dell'intelligenza del cuore. E' in questo chakra che risiede il piano di coscienza che dovete conquistare; è il chakra dove ha sede l'Amore-Saggezza, il luogo in cui la saggezza libera quel piano di coscienza che ha tutte le qualità per essere chiamato "Amore".
Questo piano mentale, d'altro canto, trova il suo posto unicamente nel centro cardiaco dell'uomo: il chakra cardiaco. Si tratta infatti dell'intelligenza del cuore. E' in questo chakra che risiede il piano di coscienza che dovete conquistare; è il chakra dove ha sede l'Amore-Saggezza, il luogo in cui la saggezza libera quel piano di coscienza che ha tutte le qualità per essere chiamato "Amore".
6. LA MIGLIORE EDUCAZIONE SPIRITUALE PER I
NOSTRI FIGLI
Dal momento che
l'educazione spirituale dei nostri figli è a nostro carico, dobbiamo confidare
nelle Chiese tradizionali, anche se non condividiamo tutto quello che vi viene
insegnato, oppure è preferibile dar loro gli insegnamenti che sono giusti
secondo la nostra opinione spirituale?
Per
quanto riguarda l'infanzia e le sue necessità spirituali, io direi che occorre
innanzitutto scoprire qual'è il livello spirituale dei vostri figlioli. A
partire dal momento in cui sarete in grado di comprendere quanto e come vostro
figlio sia in grado di capire ed accettare determinate cose, allora potete
decidere per la sua educazione spirituale. Non è comunque indispensabile
appartenere ad una Chiesa, qualunque essa sia.
In
verità l'appartenere ad una Chiesa non garantisce al bambino la sicurezza di
uno sviluppo spirituale. Il bambino è prima di tutto sé stesso ed i genitore,
se ben preparati, sono gli insegnanti migliori. E' per questo che, prima di
appartenere ad una Chiesa, occorre un riferimento spirituale nei propri
genitori.
Una
Chiesa, per un bambino, non sarà altro che un'altro tipo di scuola. Mentre una spiritualità vissuta in famiglia,
vissuta e dimostrata dai genitori con i loro gesti, le loro reazioni ed il loro modo di pensare, allora
l'insegnamento prende posto nel cuore del
bimbo. I bambini hanno bisogno del riferimento con i genitori un po' come i
devoti hanno bisogno del riferimento col il loro Maestro.
Esiste
un determinato passaggio della vita infantile in cui il bambino cerca di essere
come i suoi genitori. "Lo fa il papà, lo fa la mamma; seguo papà, seguo la
mamma". Sono dunque i genitori, prima di tutte le scuole ed educatori, che
devono vivere la verità e viverla ogni giorno.
Ciò
non significa che tutti i genitori siano in grado di adempiere a questo compito
nel modo migliore. Tutto dipende dal loro livello evolutivo. E' un dato di
fatto. Se vostro figlio non appartiene ad una Chiesa ma è in sintonia con il
Cuore di Cristo, con la verità, con la realtà universale, il suo sviluppo
spirituale non potrà certo mancare. Se, in seguito, sentirà parlare di una
Chiesa, o di una Scuola iniziatica, lasciate che scelga da solo se andarci
oppure no.
In
altri tempi vi avrei consigliato di farlo appartenere ad una Chiesa perché la
società era in trasformazione, era in una fase di edificazione ed era necessario
che l'individuo fosse programmato nel modo giusto per poter vivere una vita
corretta. Alla nostra epoca l'educazione deve puntare sulla responsabilità ed
il libero arbitrio, sui doveri prima ed i diritti poi. Date perciò ai vostri
figlioli non più una educazione programmata, bensì libera e responsabile
nell'esempio del Cristo.
7. COME SPIEGARE AI GIOVANI CIO' CHE LI ASPETTA
Come possiamo
spiegare ai giovani, in modo chiaro e convincente, ciò che un prossimo futuro ha
in serbo per l'umanità e qual'è il significato profondo di ciò che ci aspetta?
Cominciate
col dire ai giovani che non succederà proprio niente. I giovani si immaginano
che possa accadere una guerra, un cataclisma o che la Luna precipiti sulla
Terra. I timori e le paure fanno parte della natura umana, soprattutto quando
ci si avvicina a questi periodi di fine secolo in cui si verificano tanti
cambiamenti e vengono a galla tante cose fino allora nascoste. Quando la
"giustizia" si avvicina, emergono infatti tutti i timori ancestrali.
Di
conseguenza, coloro che non hanno fede a sufficienza o non possiedono un
distacco nei confronti della morte, cominciano ad essere presi da grandi
timori. Se vogliamo aiutarli a superare questa condizione, dobbiamo
innanzitutto istruirli sulla vera realtà dei fatti, spiegare cos'é la morte ed
i processi che l'accompagnano. La sua necessità e la successiva rinascita.
Ciò
su cui bisogna puntare non è tanto il fatto di essere tra i sopravvissuti di
un'eventuale guerra o cataclisma. E' solo dando un significato a questi
fenomeni che riuscirete a donare, a chi li teme, la tranquillità di cui hanno
bisogno.
Si dovrebbe insegnare
come lasciare il proprio corpo?
Se
si insegna alle persone a lasciare il corpo (non a morire) nel modo migliore,
li si aiuta anche a vivere meglio. E' proprio insegnando come andarsene da
questa terra che li si aiuta, e molto, a vivere meglio i giorni restanti.
Questo è il motivo per cui Gesù ha affermato: "Chi vorrà mantenere la
propria vita, la perderà". Infatti chi, a tutti i costi, vuole restare
attaccato alla vita, scatena automaticamente una reazione di morte, mette in
atto un sistema di azione e di reazione che implica la morte.
Voler
mantenere la vita fisica è un istinto che viene dal corpo. E' un istinto utile
poiché, grazie ad esso, gli uomini lavorano per vivere a lungo e possono così migliorare il proprio sviluppo ed il
destino futuro. Se non vi fosse questo istinto l'uomo considererebbe il proprio
corpo come una cosa vecchia e non sarebbe affatto
motivato ad affrontare tutte le prove che lo aspettano ed i doveri a cui deve
adem- piere.
Non
bisognerebbe mai confondere gli istinti propri della natura animale e le motivazioni che fanno parte dell'anima
umana. Purtroppo, quando un uomo non è abbastanza solido a livello spirituale,
viene completamente assorbito dagli istinti
animali. Qualunque animale possiede l'istinto di sopravvivenza e cerca di proteggersi. E' infatti stupefacente
vedere come alcune specie animali abbiano sviluppato dei mezzi di protezione
che superano di gran lunga la capacità e la fantasia degli uomini.
Quello
che bisogna comprendere è il fatto che la cosa più importante non è la
sopravvivenza ma la "liberazione". Non voglio fare il venditore
dicendovi: "Non inquietatevi se
perdete il corpo fisico, così abbellite la vostra anima e vi guadagnerete le vostre possibilità."
No, non ne ho nessuna intenzione, semplicemente vi dico, che se
il vostro grado vibrazionale, quindi il vostro piano di coscienza, sarà suf- ficientemente sviluppato, qualunque
cosa avvenga non avrete proprio nulla da te- mere.
Perché
aver paura di una catastrofe, perché? Niente è catastrofico. Tutto dipende da
quale mondo appartenete. Se i vicini del piano di sotto si picchiano, non vi
sentite certo colpiti, non soffrite al loro posto; è una cosa che non compete a
voi, compete ad un altro. Così se il
mondo dovesse crollare sarà il vostro mondo che crolla? No, sarà il mondo degli
altri.
E'
comunque assai difficile rimuovere la paura perché lo stesso ragionamento non
trova più spazio all'interno dello spirito di coloro che ne soffrono. L'unica
soluzione sarebbe il confronto con l'oggetto stesso della paura, riuscire a
prenderne coscienza. La paura della morte dovrebbe essere eliminata perché,
quando si sarà disposti a morire con un sorriso, non vi saranno più problemi da
temere.
A che serve
sopravvivere se non si serve a qualcosa?
Non
sto facendo questo discorso per annunciarvi che la morte è vicina. Per niente.
Comunque se vi dovesse capitare, non sarebbe forse bello morire assieme a chi
muore pieno di paura? Morire con loro, sullo stesso loro terreno, cercando fino
all'ultimo momento di dar loro la fede e la fiducia. A cosa sarà servito
sopravvivere se non si è serviti a qualcosa? Servire: questa è la vera
sopravvivenza. Chi dona la propria vita, la conquisterà. I primi saranno gli
ultimi e gli ultimi saranno i primi. Queste sono le cose che dovreste meditare
se volete degnamente vivere questi nostri tempi.
La
morte è poca cosa. So che tutte le guide, tutti i Maestri, vi hanno già detto
queste parole, non per questo, comunque, la morte viene vista in modo diverso.
Si muore sempre allo stesso modo.
Pertanto se l'uomo teme la morte dovrebbe darsi da fare per trasformare il suo
spirito, per cessare di essere "un mortale". L'uomo, invece, vuole
conservare la propria vita fisica a tutti i costi, vuole stare lontano dalla malattia ed inventa perciò vaccini
e tanti espedienti terapeutici per conservare la vita più a lungo possibile.
Una
legge afferma che le forze contrarie si annullano tra loro. Chi vuole
conservare la propria ricchezza immancabilmente si ritroverà a rinascere
povero. Sono queste leggi che
agiscono. Vivete nel mondo giusto senza preoccuparvi sul come salvarvi da una catastrofe, sarà Dio stesso che vi salverà.
8. LE MALATTIE GRAVI SONO SEMPRE DOVUTE AL
KARMA?
Le malattie gravi
sono sempre karmiche (dipendono dalla legge di causa ed effetto, n.d.r.) oppure
possono essere motivi di iniziazione? L'ora in cui deporremo il corpo fisico è
fissata già alla nostra nascita oppure è in funzione della nostra vita, del
nostro ambiente o da altre circostanze?
Le
malattie fanno parte della natura stessa del pianeta e rientrano piuttosto
all'interno di un quadro di karma collettivo che non di un karma individuale. Come vi ho già detto
altre volte, non bisogna dimenticare che l'umanità è una sola ed unica entità e
che avvengono molte più cose in senso mondiale che a titolo individuale.
Le
malattie che colpiscono in modo epidemico sono certamente causate dal karma collettivo e tendono alla
purificazione in massa di un dato gruppo di persone. Ognuno di noi vive le sue
proprie esperienze e, se in un certo momento, si ritrova coinvolto nel numero
dei colpiti, dipende dal fatto che la vita, prendendo come riferimento la
totalità, ha messo anche lui nel conteggio dei contagiati.
Il
karma individuale, invece, si manifesta in altri modi e non sempre sceglie una
malattia. Alcune volte l'uomo stesso sceglie una malattia per chiudere un conto
karmico ma essa, comunque, non è il mezzo migliore poiché oggi vi sono molti
mezzi per ribellarsi ad essa e combatterla, cercando di curarsi e di guarire.
Non
è perciò sicuro che una malattia possa creare una crescita individuale, a
volte, anzi, avviene proprio il contrario. Questo è il motivo per cui il karma
preferisce avvalersi di situazioni in cui venga messa a dura prova la volontà
individuale, la capacità di discernimento, il coraggio ed il controllo di sé.
Questa è una strada preferibile a quella della malattia che può distruggere un
individuo e toglierli tutte quelle energie di cui dovrebbe disporre per poter
portare a termine una vittoria.
Nel
quadro delle problematiche dovute al karma individuale troviamo più infermità
che non malattie; esse, infatti, sono quasi sempre di ordine collettivo e
devono essere considerate come una purificazione, un iniziazione, di un folto
gruppo di umanità. Quando dico purificazione, quando dico iniziazione, si
tratta sempre di qualcosa che ha a che fare con il grado di coscienza
raggiunto.
E'
infatti il grado di coscienza raggiunto che scatena i segnali che provocano
delle reazioni nel regno naturale a causa della legge di causa ed effetto. Non
appena entrate a far parte di questo pianeta, che vi piaccia oppure no, siete
assoggettati alle sue leggi, dalla forza di gravità alla legge di causa ed
effetto.
In
realtà prima di essere individuale, il karma deve essere considerato come un
fatto collettivo. Esiste comunque un karma individuale che deve essere
considerato come una prova iniziatica. Quando mancate d'amore per qualcuno e,
in conseguenza a questa mancanza, avviene qualche particolare evento: anziché
un karma individuale consideratelo una prova iniziatica.
Il
karma in quanto tale viene vissuto ad un livello collettivo. E' la somma di
tutte le restrizioni dell'umanità, di tutti i suoi limiti, di tutte le sue
aberrazioni. E' per questo che le cose vengono generalizzate e che alcune volte
il castigo di Dio sembra ingiusto. Come quando muore un bambino a causa di una
malattia; un giovane per un incidente stradale o un popolo viene decimato dalla
guerra contro un altro popolo. Tutti questi sono gli effetti
di qualche Raggio
e riguardano solo la massa.
Sic- come all'interno di queste masse si trovano degli individui,
immancabilmente tutto ciò che accade alla massa si riflette anche su ogni
singola persona.
Supponiamo
che vi siano migliaia di morti a causa di un'epidemia, se una data persona vi
fosse coinvolta a causa di un karma personale, avreste voi il coraggio di
guardarla in faccia? Ricerchereste nelle sue incarnazioni ciò che gli ha
procurato il contagio da quella
malattia? No, sarebbe un lavoro immane che non servirebbe proprio a nulla
poiché si tratta di un karma collettivo. Ve lo ripeto, ci sono più karma
collettivi che individuali.
Ciò
che è individuale è prima di tutto iniziatico, è purificatorio, è collettivo.
E' per questo che ogni giorno si verificano dei fenomeni che rivelano,
all'interno di un popolo,
l'aberrazione raggiunto. Siano essi le guerre, l'epidemie o le violenze di gruppo, sono sofferenze che preparano ad
un nuovo piano di coscienza.
9. IL SIMBOLO DELLA CROCE
Potete parlarci del
simbolo della croce? E' benefico a qualche livello? Vi sono altri simboli
altrettanto validi?
Vi
sono migliaia e migliaia di simboli nell'universo. Per quanto riguarda il piano
terrestre, in particolare, viene utilizzata una determinata serie di simboli
che corrispondono all'energie che l'uomo è in grado di utilizzare, alle
protezioni più facili che può ottenere. Il simbolo della croce rappresenta più
cose, a seconda del piano al quale si fa riferimento e del grado iniziatico
raggiunto.
Non
voglio parlarvi del suo significato occulto, del grado iniziatico che
rappresenta. Semplicemente, in quanto sostanza, la croce irradia un'energia
notevole, poiché essa è anche il simbolo del fuoco. Tutto ciò che è a forma di
croce, infatti, rappresenta il fuoco; il fuoco purificatore, redentore,
emanatore di energia e sopratutto "luce".
Come
voi sapete la luce intensifica l'emanazione dell'energia dell'aura e protegge.
Quando portate una croce, quindi, non portate semplicemente il simbolo
dell'unione della Chiesa ma prima tutto portate un emanatore di energia. Ogni
forma trasmette un tipo particolare di onde energetiche. Se gli oggetti
simbolici vengono anche consacrati a qualche Ordine spirituale, in base a
determinate figure planetarie, allora diventano dei veri e propri emanatori di
energia occulta e portano con sé un determinato
potere.
Questo
potere è comunque limitato dell'individuo che consacra l'oggetto; tanto più chi
esegue la consacrazione è evoluto spiritualmente e tanto più l'oggetto emanerà
energia attiva e rigeneratrice. Nel caso contrario, l'oggetto avrà
semplicemente una azione protettrice.
La
croce, nella sua simbologia occulta, rappresenta la crocifissione;
crocifissione che va intesa, prima di tutto, come il distacco di tutto quello
che riguarda la personalità, con tutto
quello che riguarda gli automatismi della vita quotidiana e gli interessi
mondani che vi possono essere offerti da questo pianeta.
Quando
avviene la crocifissione di un Iniziato, crocifissione cosmica, questo Iniziato
non ha più la necessità di rinascere sulla Terra. Se vi ritorna, lo fa soltanto
per portarvi qualcosa, non più per sperimentare qualcosa. La crocifissione
iniziatica rompe infatti tutte le relazioni con i fenomeni terrestri, con la
manifestazione fisica, poiché la vita inferiore viene abbandonata per quella
superiore.
In
questo senso è possibile allegare alla croce l'immagine del fuoco perché questa
iniziazione corrisponde a quello che il fuoco è capace di ottenere in modo
occulto nell'uomo. Tutte le iniziazioni vengono trasmesse dal fuoco. Sulla
Terra, oggi, si utilizzano anche
altri elementi di cui l'acqua è un esempio. Nelle iniziazioni maggiori, però,
vi è solo il fuoco; è presente solo la fiamma poiché si tratta di energia
solare, di prana solare ed il Sole è un astro di fuoco.
Per
ritornare al simbolo della croce, in effetti è solo uno dei tanti segni, uno
dei simboli più piccoli. Alcuni associano la croce al Cristo e commettono un
grande errore. La croce e Cristo non hanno nulla in comune. La croce non è la
rappresentazione di Cristo. La croce è il simbolo di quell'abbandono di cui
abbiamo parlato, è il simbolo del fuoco riportato sul piano terrestre. E' il
fuoco primario, è il fuoco kundalini, è il fuoco che se ne esce durante le
eruzioni vulcaniche, è il fuoco tellurico che corrisponde all'energia nervosa
della Terra.
I triangoli
intrecciati
Se
volete utilizzare un simbolo veramente potente, che sia un grande emanatore di energia e che sia correlato ad un alto
livello spirituale, allora dovreste usare il
simbolo di cui vi ho parlato altre volte e che è formato da due
triangoli intrecciati. Questo simbolo, paragonato alla croce, è onnipotente.
Con questo simbolo fate infatti riferimento ad un grande
Essere spirituale, alla protezione di una elevata Entità.
Cosa significa tale
figura?
Questa
figura è un simbolo ed un simbolo non è un disegno qualunque. In termini
occulti, quando si parla di un simbolo, si conosce bene che si tratta di un
emanatore di onde, è un tipo di forma in grado di emettere energia. Si potrebbe
definire come una forma che contiene la sostanza, ed è per questo che, in
termini occulti, è considerato così preziosa. Pensate che, in determinati
rituali, è sufficiente tracciare un simbolo affinché diventi un punto emanatore
di energia.
Per
la croce, la cosa è completamente diversa. La croce è un segno religioso in
termini terrestri. La croce non ha in realtà delle funzioni occulte. Tutte la
protezione che i preti e gli esorcisti esercitano con essa derivano dal fatto
che essa, in tanti secoli di utilizzo, si è fortificata, si è caricata.
Questo
significa che voi stessi potete creare un simbolo, purché siate
sufficientemente numerosi, sufficientemente forti per fare in modo che il
vostro simbolo emani dell'energia. Se ci mettete tutta la vostra intenzione il
simbolo funzionerà. Se lo create affinché esorcizzi, esorcizzerà; se lo create
affinché vi porti fortuna, vi porterà fortuna, ecc.
Quando
però volete fare riferimento a dei simboli universali; simboli che funzionano
da sempre, poiché questa è la loro natura, allora dovete interessarvi ai segni
occulti. Vi accorgerete così che la croce entra nella composizione di certi
simboli, ma non rappresenta un
simbolo in quanto tale. La croce fa sempre parte di una composizione occulta ma non sarà mai rappresentata da sola.
La croce nel cerchio
Esiste
un altro segno molto forte che, oltre ad essere protettivo, tende a consolidare
dell'energia e pertanto, in qualche modo, è un po' distruttore, perché
purificatore. Questo simbolo è la croce nel cerchio. Quando utilizzate la croce
nel cerchio permettete che il fuoco agisca a livello universale. In quel
momento chiamate determinati spiriti che attuano una purificazione che, nel
contempo, distrugge anche qualcosa.
Abbiamo infatti visto come, a livello di massa, una epidemia od una guerra,
essendo distruttrici, hanno innanzitutto uno scopo purificatore.
Volendo,
tramite questo segno, potreste anche fare un malocchio. Se siete in grado di
controllare in modo sufficiente le entità che possono essere chiamate con
questo segno, potete infatti dirigerle per fare una "fattura". Ciò
richiede l'utilizzo di un tipo e di
una quantità tale di energia che una simile azione è altamente sconsigliabile. Non si dimentichi, inoltre, il karma
individuale che essa comporterebbe.
Esiste
un altro segno onnipotente, molto semplice, il triangolo a punta contenuto in
un cerchio.
Ognuno di voi
dovrebbe trovare il proprio simbolo
E'
comunque consigliabile che ognuno di voi trovi il proprio simbolo. Se non fate
parte di un ordine o di una scuola di sviluppo esoterico, consultate qualche
libro e, durante una meditazione passiva, osservate i simboli cercando quello
che più vi attira, quello che è più in armonia col vostro colore, col vostro
Raggio, col vostro livello iniziatico.
Utilizzate
questo simbolo, visualizzandolo in meditazione, per un certo periodo di tempo.
Poi, più innanzi, rifate passare l'elenco dei simboli e osservate se un altro simbolo attira la vostra attenzione;
se ciò fosse potrete rilevare il percorso della
vostra evoluzione. Vedrete che alla fine, quando avrete acquisito un
certo sviluppo, sarete attirati dai due triangoli intrecciati. Obbligatoriamente.
Perché?
Perché questo è il vero simbolo del Padre di tutti voi. E' un simbolo
intimamente correlato all'azione dei Raggi fondamentali di cui abbiamo parlato
all'inizio. Il triangolo con la base a terra rappresenta l'uomo che sale;
quello con la base in cielo, Dio che gli va incontro e lo integra in Sé. Non vi
sono dei simboli maggiormente iniziatici, ve l'assicuro.
10. LA NASCITA PRIMA DEL TEMPO PRESTABILITO
Vorrebbe, per
cortesia, dirci cosa accade quando l'uomo provoca la nascita prima che la gravidanza abbia raggiunto il suo termine
naturale? Come potrà, quell'anima,
riuscire a trovare le energie che gli sarebbero servite per svolgere la sua
vita secondo i piani prestabiliti?
Non
dovete inquietarvi su questo argomento. Se esiste una legge che vuole che
l'anima prenda possesso del proprio corpo al momento del primo respiro, esiste
anche un'altra legge per cui, almeno per qualche giorno, la potenza della natura è talmente forte che il
corpicino del neonato riesce a sopravvivere anche
senza il supporto dell'anima.
Questo
permette all'anima che dovrebbe prendere possesso di quel corpo, di rifiutarlo
nel momento stesso in cui si accorge che l'ora di nascita è stata modificata
oppure che si sono verificate delle anomalie per malaccortezza degli operatori.
Parlando con le proprie guide, con i Signori del karma, come li chiamate voi,
l'anima può attendere un momento favorevole nell'ambito dei tre giorni o
rifiutarlo completamente.
Il
corpicino, se fosse rifiutato, verrà offerto a qualcun altro. I Signori del
karma gli diranno: "Vi è questa possibilità di nascere, vi sono queste
influenze astrali, queste condizioni ambientali, ecc. Ti interessa? Sappi che
andrai incontro a questi determinati problemi, a queste determinate prove,
ecc." Se l'offerta viene accettata l'individuo prenderà immediatamente
possesso del piccolo bebè che dorme nella culla. Ciò avviene in modo molto
naturale ed assai semplice.
Naturalmente
è assai spiacevole che, dopo aver scelto un corpo, una famiglia e delle
circostanze assai dettagliate, tutto il piano venga scombussolato. Tanto più
spiacevole se la mamma avesse voluto partorire un po' prima perché "sta arrivando
Natale", "la Pasqua è vicina" o "bisogna andare in
crociera". E' chiaro che questo tipo di comportamento è altamente
condannabile.
Tuttavia,
nella misura in cui non si possa fare nella per evitarlo, allora questo tipo di
comportamento diventa perdonabile, ed il nascituro potrà rifiutare quel corpo.
Se lo stesso corpo interessa a qualcuno, sarà mantenuto con il prana fintanto
che arriva il momento astrale più propizio per il nuovo proprietario. Non più
di tre giorni, però, poi il prana se
ne andrà, come un leggero fumo blu, e non resterà che un piccolo cadavere.
Dovete
sapere che esiste una grande flessibilità in ciò che voi chiamate il destino,
la fatalità, il programma, il piano di vita. Così qualcuno che doveva nascere
con sesso femminile, all'improvviso, può ritrovarsi bambino. Non si dimentichi
che, in effetti, ciò che conta non è il sesso ma il carattere ed il livello
spirituale. Ciò che conta sono gli aspetti che costituiscono le capacità
cerebrali, manuali, ed il piano di coscienza posseduto.
Si
crede che le famiglie vengano scelte in modo assoluto. In effetti esiste la
possibilità di fare delle scelte molto precise, però accade che, per qualche
motivo, sia necessario essere più
flessibili ed adattabili.
La
vita è una grande follia, una grande giostra che continua a girare, ed in ogni
movimento ci sono dei cicli che arrivano, con le precisione di orologi.
All'interno di questi cicli, avvengono ciò che noi chiamiamo azioni e reazioni.
Mentre i grandi programmi sono rigidi, quelli piccoli sono più flessibili.
Perché? Semplicemente perché l'uomo ha la libertà così come molte altre
creature.
In
un sistema troppo rigido, invece, la libertà non può esistere. Quando in un
piano esiste la flessibilità, poiché tutte le ipotesi sono state considerate in
modo matematico, e quindi eventualmente soluzionate, esiste anche uno spazio,
na libertà di azione che permette di respirare.
Anche
gli Angeli hanno la loro libertà. Nella loro partecipazione alla vita dell'uomo
e nella sua edificazione, sono liberi di agire come meglio credono.
Naturalmente non hanno la libertà di creare qualsiasi cosa per fantasia o per
folklore. Comunque, nel contesto del loro compito, possono esercitare una certa
libertà.
Guardate
tutte le forme che esistono in natura. Non vi sembra forse che gli Angeli si
siano divertiti durante la loro creazione? Guardate tutti i pesci che esistono,
con i loro colori, le loro espressioni. Tutti gli animali terrestri che
esistono, tutti gli uccelli, tutte le piante, tutti i fiori, tutte le erbe, tutte
le forme delle rocce, tutti i minerali, tutto ciò non assomiglia forse ad una
grande espressione di creatività? La stessa creatività espressa da un grande
pittore? Questa è la libertà degli Angeli, la libertà di creare, di agire. Gli
Angeli hanno creato sulla Terra il più bel giardino possibile, un'espressione
di arte naturale.
Certi
artisti hanno un temperamento che assomiglia alla poesia, alla finezza, alla
tenerezza quindi, anche nelle loro creazioni, appaiono queste qualità. Esistono
altri artisti il cui temperamento, la cui personalità è più forte e,
conseguentemente, ne troviamo traccia in tutte le loro creazioni, nella loro
pittura o nella loro musica.
Anche
nelle creazioni degli Angeli possiamo ritrovare il carattere ed il senso
artistico dei loro esecutori. Ogni Angelo, ogni Arcangelo, possiede infatti un
determinato temperamento e questo per fare in modo che la creazione sia un
grande gioco ridente, una grande festa. Più ci sono delle differenze e più vi
sono espressioni di gioia. Sono stati, ad esempio, degli Angeli sensibili a
creare le rose, le orchidee, ecc.
All'interno
di questa gioia, vi sono determinate note, vi sono determinati ritmi, che voi
interpretate come "piano evolutivo". Per chi è in grado di
comprendere, invece, non si tratta
di un "piano" bensì del suono di un diapason. Questo è quello che bisognerebbe insegnare all'umanità, che
è appena stata creata, di imparare a pensare,
agire e a cantare col diapason e con tutta la
creazione.
E' necessario trovare
la nota giusta, la vera realtà
Questo
è lo sforzo a cui deve tendere l'uomo; trovare la nota giusta ovvero incontrare
la realtà di cui abbiamo parlato all'inizio. Il giorno in cui la incontrerà si
troverà nella gioia, a ridere e comprendere che tutto il creato non è altro che
una danza, un canto di gioia; che la creazione è una grande risata. Allora,
osservando un'altro uomo, non potrà più comprenderlo, non aver con lui più
niente in comune.
Cercate
allora di partecipare felici a questo grande canto, a questa grande follia della
creazione. Cercate di comprendere le motivazioni e di mettervi al posto degli
Angeli creatori. Immaginate di poter creare delle forme, creare le vostre
stesse vite, e vi renderete conto di ciò che è la creazione ed il Creatore.
11. CONCLUSIONE
Domanda:
Siamo arrivati alla
fine di questo dialogo, l'ultimo di questo anno. Vuol forse dirci qualcosa come
conclusione?
Non
vi sono degli ultimi messaggi. Quando io avrò cessato di parlare, e sarò magari
lontana da questa città, il mio dialogo potrà ancora continuare, dipende solo
da voi. Sta a voi chiedermi di parlare. Quando sarete da soli, quando sarete di
fronte ai vostri problemi, quando vi troverete tristi nella prova o in un
momento di gioia, sta solo a voi continuare questa relazione.
Quando
dico questo, non vi sto affatto proponendo un continuo rapporto con me. No. Vi dico, semplicemente, di
continuare il rapporto con l'egregore totale (forma pensiero di gruppo, n.d.T).
Se un uomo è in grado di farlo, questo contatto non si interrompe mai, si
tratta, però di essere un vero discepolo. Significa saper prendere in mano la
situazione, farsi carico delle proprie responsabilità e realizzarsi.
Vi saluto tutti...