8.12.19

I SETTE RAGGI





(06.12.86)

Sommario


     1.          I sette raggi

     2.          Le leggi universali piu' importanti

  3.          Alcuni esercizi adatti per i solstizi e gli equinozi

  4.          La verita' e la giustizia

  5.          Questo e' un periodo peculiare per la terra e l'umanita

  6.          La migliore educazione spirituale per i nostri figli

  7.          Come spiegare ai giovani cio' che li aspetta

  8.          Le malattie gravi sono sempre dovute al karma?

  9.          Il simbolo della croce

10.          La nascita prima del tempo prestabilito

11.          Conclusione










1.  I SETTE RAGGI


Domanda:

La nostra prima domanda fa riferimento all'ultimo paragrafo della Grande Invocazione in cui si dice: "Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra".

Per quanto ci è possibile comprendere questi attributi rappresentano i tre Raggi principali, ovvero Il Potere (1° Raggio), l'Amore-Saggezza (2° Raggio) e l'Intelligenza attiva (3° Raggio).

Come possiamo utilizzare questi attributi in una vita di ricerca spirituale e durante la meditazione?



I primi tre Raggi, che avete nominato, sono la costituzione alla base stessa dell'uomo; nella costituzione trinitaria dell'uomo risiedono infatti queste tre energie. Esse sono le prime che appaiono nel creato, la prima effusione dello Spirito nel suo primo aspetto, ovvero scienza e coscienza perfette. L'uomo stesso, all'inizio, rappresenta questa trinità, questi tre punti di riferimento. Poi, nello stesso modo in cui, precipitando nella materia, i tre Raggi combinandosi tra loro diventano sette, così i tre aspetti nell'uomo assumono delle diversificazioni per quanto riguarda il suo intelletto, la parte cerebrale, la parte emozionale, ecc.

Fondamentalmente, in effetti i sette Raggi esistono già nella natura. Anche ogni animale fa parte di un Raggio, integra e vive questo Raggio, per la precisione il terzo, però lo fa ad un livello animale. Tutta la natura è una dimostrazione dei sette Raggi; essa mostra infatti un grande gioco di alchimia in cui tutte le forze dell'universo si manifestano fisicamente.

Comunque l'uomo appartiene, in modo più specifico, al secondo Raggio, poiché è un Figlio di Dio. Ma dal momento che è stato creato a somiglianza del Padre non può che rappresentare ed avere la stessa costituzione e gli stessi aspetti del suo Creatore. Questi tre Raggi si manifestano in lui in proporzione alla suo sviluppo spirituale.



I sette Raggi

L'uomo, però, prima di poter prendere coscienza dei Raggi fondamentali deve lavorare con gli attributi di tutti e sette. Poi, nel tempo, comprenderà che, nel loro insieme, essi non sono che un unico Raggio, il Raggio del Padre. Ma parliamo dei sette prima di parlare dei tre; essi si manifestano nei sette giorni della settimana, nei sette gradi di densità della forma, nelle sette note musicali e sono alla base dello stesso atomo e di ogni forma esistente. I sette Raggi presentano le seguenti Energie e Qualità:

   1° Raggio: Volontà e Potere
   2° Raggio: Amore – Saggezza
   3° Raggio: Intelligenza attiva
   4° Raggio: Armonia tramite conflitto
   5° Raggio: Scienza concreta
   6° Raggio: Idealismo, Devozione
   7° Raggio: Ordine cerimoniale

Quando, nel futuro, i chimici conosceranno in modo più approfondito la vera natura delle cose si ritroveranno a lavorare soltanto con questi sette tipi di energia. E' così che da chimici diventeranno alchimisti. Attualmente tutte le discipline di studio, a causa della propria specializzazione, si disperdono, in quanto fanno esclusivamente riferimento alla conoscenza cerebrale, alla forza dell'intelletto. Se invece aggiungessero una vera conoscenza, accompagnata da una coscienza esoterica, allora si otterrebbe una riduzione delle ipotesi teoriche formulate finora, e tutte le ipotesi rimaste sarebbero fondate sui sette Raggi.

Ma prima che fisici e chimici scoprano la natura di questi sette Raggi, è necessario che vadano molto più a fondo anche nella stessa ricerca nucleare, poiché è da lì che verrà questa conoscenza. Arriverà un momento in cui si accorgeranno, e saranno nel giusto, che il modo in cui l'atomo si crea, si concretizza, si assemblea, si trasforma, dipende soltanto dalle azioni delimitate dai sette Raggi. Avranno allora anche la possibilità di provocare delle mutazioni genetiche.

E' per questo che prima di giungere a queste scoperte, è assolutamente necessaria che l'uomo raggiunga un certo grado di spiritualizzazione affinché possa operare nel campo delle mutazioni con intelligenza e saggezza. Operando nel campo delle mutazioni vi sarà anche la possibilità di creare un tipo di uomo nuovo, una nuova razza di animali, una nuova specie di alberi, e magari una nuova energia. Non si do- vrà però creare un nuovo Raggio, ciò equivarrebbe a ripetere l'errore già fatto in altri tempi, ovvero a generare un Raggio mortale.

Il compito dell'uomo è quello di imparare ad abbellire, a perfezionare ciò che già esiste. Egli nn può creare un nuovo Raggio perché per poterlo fare dovrebbe possedere una scienza assai elevata ed un altissimo livello di evoluzione spirituale.

Ma veniamo alla domanda che mi è stata posta: ammettiamo che conosciate gli aspetti dei sette Raggi e che si possa dunque passare a parlare dei primi tre, i cui attributi sono: il Potere (1° Raggio), l'Amore-Saggezza (2° Raggio) e l'Intelligenza attiva (3° Raggio).

L'uomo nel corso della propria vita dovrà lavorare in modo da far esperienze con questi tre Raggi. In effetti, è ciò che principalmente fa nel corso della propria vita vista nei suoi aspetti volitivi, affettivi ed intellettuali. Tutto ciò che la vita propone, in modo molto concreto nelle vicissitudini quotidiane, porta in azione questi tre Raggi ed il loro aspetti, questo accade nel cosmo, nel microcosmo ed anche nell'uomo.

L'azione concreta dei Raggi si può vedere in tutta la natura, che ne è rappresenta la manifestazione tangibile, infatti, dietro alla Grande Intelligenza che tutto dirige troviamo comunque l'energia proveniente dai Raggi. Tale azione si può vedere anche nella vostra vita e nel modo in cui affrontate la vostra vita quotidiana. Quando dovete confrontarvi con qualcuno, ad esempio, sperimentate l'azione del primo Raggio, che rappresenta il Potere di volere, decidere ed ottenere.



Il primo Raggio

Volendo fornire un'immagine del primo Raggio, è sufficiente cercare di immaginare il Cosmo e la sua evoluzione senza nessuno che lo diriga, senza Dio, i Maestri o gli Angeli. Un cosmo formato da sostanza mentale in grado di mantenersi in vita e con esso tutte le cose, piccole o grandi che siano: questo è esattamente il primo Raggio.

In una persona poco evoluta spiritualmente questo Raggio agisce creando il desiderio di dominare; essa vorrà sempre essere in una posizione di comando, tenderà ad essere un dittatore o altre manifestazioni di questo tipo.

In una persona più evoluta, invece, il primo Raggio creerà le motivazioni che spingono, non tanto a dominare gli altri, ma a liberarli dalla loro condizione di ignoranza o malattia. Questo significa che, ad un certo momento, spingerà la persona a diventare un capogruppo o il responsabile di qualche organizzazione.

In un individuo totalmente realizzato, totalmente purificato, questo Raggio si manifesterà come potere in azione: sarà sufficiente una sua parola per causare un'azione; perché il miracolo abbia luogo, o "la montagna si sollevi". E' il potere dei grandi Maestri, un potere miracoloso, un potere di redenzione.



Il secondo Raggio

Il secondo Raggio (la Saggezza) è quello che più rappresenta l'uomo, poiché egli è il Figlio di Dio. All'attributo Saggezza dobbiamo associare anche l'Amore, in quanto amore e saggezza sono una cosa unica. Solo quando si conosce veramente si può amare, quando non si conosce, infatti, è impossibile amare.

E' pur vero che i sentimenti di affetto e simpatia esistono da millenni nell'animo umano, ma l'amore di cui vi sto parlando può esiste nel cuore dell'uomo solo quando conosce veramente. Cosa vuol dire conoscere? Conoscere non è "possedere tante conoscenze" come comunemente inteso; conoscere significa avere la "vera e profonda conoscenza delle cose, delle situazioni e possedere lo stato di coscienza che si raggiunge soltanto ad un certo livello di evoluzione spirituale".

Questa tipo di conoscenza si può acquisire esclusivamente attraverso lo studio e l'esperienza quotidiana. Ammetto che, in un primo tempo, queste attività potranno essere svolte soltanto a livello affettivo/intellettuale ma, nel tempo, faranno sviluppare quello stato di coscienza in cui sono presenti sia la saggezza che l'amore, fusi l'una nell'altro, poiché sono della medesima natura.



E' assai difficile perdonare

Per meglio illustrarvi perché la conoscenza e l'amore sono sinonimi pensate a quanto sia difficile perdonare. Questa difficoltà è presente perché voi non conoscete ciò che alberga nel cuore dell'altra persona, non conoscete le sue paure, i suoi terrori, le sue nascoste aspirazioni. Voi, vedendolo da fuori, lo considerate come un bambino che deve seguire le vostre istruzioni ed assecondare le vostre idee.

Per riuscire a perdonare qualcuno, senza comprendere ciò che si trova nella sua anima, dovete fare violenza a voi stessi, dovete fare uno sforzo per cercare di comprendere e di ammettere che l'altro è fatto in un determinato modo. Se possedeste la conoscenza di cui stiamo parlando essa libererebbe in voi il vero amore e non sarebbe più necessario alcun sforzo; perdonare sarebbe un'azione semplice e naturale.

Questo è il vero perdono. Il perdono non deve ami essere un "atto di grazia"; niente è peggiore di una atto di grazia offerto ad un essere umano, chiunque esso sia. Anziché "Io ti perdono", bisognerebbe poter dire "Io ti comprendo". L'atto stesso sarebbe molto più efficace ma presume che in voi si siano sviluppate la vera conoscenza e l'amore.



Il terzo Raggio

Il terzo Raggio (l'Intelligenza attiva), è quello che l'umanità sta sperimentando più pienamente nel momento attuale. In questo momento, infatti, tutta l'umanità è spinta alla ricerca del modo migliore per utilizzare la mente e le sue possibilità. Prendendo sempre più coscienza del piano mentale e sforzandovi di dominarlo, cosa che avverrà nell'arco di molte generazioni, state sviluppando in voi gli attributi del terzo Raggio; esso, chiaramente, esiste già in voi ma non lo state utilizzando piena- mente.

Voi, oggi, state utilizzando solo alcuni suoi aspetti, usufruendo dell'intelletto come intermediario. Tutto quello che appartiene all'ordine del terzo Raggio è per voi inaccessibile. Soltanto gli Iniziati possono utilizzare tutti i suoi attributi perché sono in grado di esercitare tutta la potenza e tutte le possibilità del piano mentale.

Per sviluppare in voi gli attributi di questi tre Raggi non sono necessari Maestri, corsi, seminari, occorre semplicemente lavorare nel modo in cui vi ho spesso indicato, camminare tendendo alla purificazione del corpo e dello spirito ed essere ogni giorno un discepolo migliore. Anche se siete focalizzati su un solo tipo di  Raggio, che determina in modo principale la vostra evoluzione, dovete comunque lavorare per svilupparli tutti e tre.

Se volete prendere coscienza del primo Raggio allora cercate di portare nelle vostre relazioni, famigliari o sociali che siano, la perfezione che questo Raggio manifesta nel cosmo. Agire con la perfezione del primo Raggio significa aiutare gli altri, sostenerli, educarli, dirigerli ed orientarli ma senza dominarli.

Questo è ciò che il Piano si aspetta da voi, questo è il sentiero del servitore, questo è quanto può sviluppare in voi gli attributi del primo Raggio. Tutti i Maestri, nel loro aspetto di potere, appartengono al primo Raggio; in quanto spirito, invece, ognuno di essi appartiene ad uno dei tre Raggi fondamentali. Ciò che permette al Maestro di volere ed agire è però il primo Raggio.

Se volete sviluppare in voi gli attributi del secondo Raggio, dovete, come già vi dissi altre volte, vivere ogni giorno ciò che vi è stato insegnato e trarne le dovute esperienze. Una istruzione che si ferma nel piano intellettuale non serve di certo a sviluppare una coscienza migliore.

Il terzo Raggio è correlato al piano mentale. Per poterlo sviluppare è però necessario che si siano sviluppati in voi gli attributi del secondo Raggio, ovvero Saggezza ed Amore. Siccome l'aspetto basilare del secondo Raggio è il piano astrale, non potrete accedere al piano mentale fintanto che non avrete sviluppato una buona gestione del piano astrale.

Dal momento che tutta l'affettività è legato al secondo Raggio, ciò che è veramente necessario per lo sviluppo di una coscienza spirituale è il superamento degli affetti, che sono sempre subordinati alla simpatia personale, per arrivare a scoprire l'amore vero, l'amore impersonale. Scoprire l'amore che non considera più gli altri in termini di buono o cattivo, simpatico o antipatico. Soltanto in questo modo si potranno liberare le energie del terzo Raggio; le energie intellettuali così liberate potranno a loro volta dirigere le energie del secondo Raggio (Amore-Saggezza) e quelle del primo (Potere).

Facendo sempre più appello all'attributo del terzo Raggio (Intelligenza attiva), facendo in modo di svilupparla in voi, saprete meglio dirigere gli aspetti degli altri due Raggi presenti in voi, dirigere meglio le vostre relazioni siano esse intellettuali o affettive, dirigere i vostri desideri e le vostre ambizioni, ecc.

Quindi quando l'uomo lavora su tutti i tre Raggi, lavora sulla totalità del suo essere ed in questo modo ricostruisce, in verità, il suo cammino iniziatico. Il cammino iniziatico, in definitiva, non ha altri scopi che quello di sviluppare in voi il dominio totale di queste tre energie primordiali presenti in voi già dal momento del concepimento.



Voi siete soltanto dell'energia

In verità, come vi ho detto spesso, voi non siete altro che delle energie, anche se al momento attuale vi vedete attraverso l'immagine della vostra personalità. Vedendovi come l'immagine di un corpo vedete solo qualcosa di parziale, un'illusione. In realtà non siete altro che un'energia che, per potersi diffondere, per poter pienamente sperimentarsi, deve passare attraverso l'esperienza che si può acquisire solo tramite l'individualizzazione.

Prendete dunque coscienza della vostra discesa nella materia, della vostra individualizzazione, e quindi della necessità della risalita, lavorando, sperimentando, e facendo leva sulle tre energie primarie che vi costituiscono. Tutto il vostro cammino iniziatico tende a risvegliare in voi la coscienza e la capacità di utilizzo di queste tre energie per poterle poi controllare.

Anche se vi è difficile crederlo non avete bisogno di imparare altre cose; di ritornare perfetti perché, qualche tempo fa, siete nati imperfetti; di diventare belli perché un giorno siete nati brutti; di diventare buoni perché siete nati malvagi, assolutamente no. Voi siete solo energia; energia coperta da molti "veli" causati dell'incoscienza.



I veri Maestri cercano di farvi comprendere che...

Se vi ritrovate immersi nella forma è soltanto perché in questo modo potete prendere coscienza della vostra individualità e sviluppare in voi la coscienza dell'io. Ciò che i veri Maestri e le Guide spirituali cercano di farvi comprendere è l'inutilità di copiare Dio, di sviluppare qualcosa che non esiste in voi. No, vi insegnano invece a dominare quello che è già presente in voi. Non si può insegnare a dipingere a chi non è nato con questo talento, per lo stesso motivo vi si insegna a sviluppare ciò che è già a vostra disposizione in attesa di essere risvegliato.

E' questo quello che vi insegnano le Guide ed i Maestri e non altre cose. Non avete nient'altro da conquistare che voi stessi, per questo scopo vi faccio da esempio, da guida. E' per questo che esistono le Guide ed i Maestri: non per essere amati, non per essere adorati, non per essere lodati, non per essere deificati, assolutamente no. Solamente per dire ad ognuno di voi: "Guardami e sappi che tu sei esattamente come me, niente di meno e niente di più. Mettiti dunque al lavoro. Io ho fatto questo e quest'altro esercizio, ho preso questa via, ho superato queste prove: ecco quello che devi fare anche tu. Incontrerai certamente delle difficolta, ma non perderti di coraggio perché ti sono vicino con la mia esperienza ed il mio amore". Questo è ciò che vi propone un Maestro.

Sappiate che, se poteste contattare immediatamente tutte le risorse energetiche che vi costituiscono, rimarreste così disturbati da riportarne dei danni anche nel vostro corpo materiale. E non parlo di incontrare il Cristo oppure un altro grandissimo Essere. Vi dico che se vi accadesse di essere sufficientemente vicini alla vostra stessa anima, per sentirla, per gustare le sue vibrazione, la vostra personalità ne rimarrebbe immediatamente distrutta. La vostra anima, infatti, è simile all'energia nucleare, è onnipotente.

Sapete bene quanto sia potente l'energia atomica, ebbene voi possedete esattamente la stessa potenza. Immaginatevi quindi una forza atomica non addomesticata, che in un sol colpo si rivela nella sua natura e che non si può più controllare. Comprendete, ora, perché non potete neppure avvicinare la vostra stessa anima? E' per questo che bisogna imparare le leggi che governano il vero sviluppo spirituale, non per sottomettervi ad esse, no di certo, ma per poter avvicinare le vostre energie in un modo che non sia mortale; effettuare un contatto che sia positivo e non distruttivo.

Siete talmente pieni di energia che se esse fossero lasciate libere correreste verso la distruzione. E' per questo motivo che le dovete contattare pian, piano, attraverso uno sviluppo progressivo ed intelligente.



E' assai pericoloso forzare il risveglio di "kundalini"

E' pertanto assai pericoloso forzare il risveglio di un'energia. Vi sono delle persone, ad esempio, che lavorano unicamente per risvegliare la "kundalini", l'energia che giace addormentata alla base della vostra spina dorsale. Cosa avviene a questa persone che si divertono a risvegliare la kundalini, a giocare con la kundalini, se nello stesso tempo non sviluppano anche saggezza, coscienza ed amore?

Si di- struggono, si ammalano, annientano il loro corpo astrale, il loro corpo eterico, possono diventare pazzi e correre verso la morte. Questo accade anche se, in fin dei conti, hanno forzato uno degli aspetto più materiale dell'energia presente nell'uomo.

E' per questo che prima di tutto bisogna imparare e vivere ciò che insegna la Legge divina. Apprendere la saggezza, il dominio, riconoscere la verità ed integrarla nel vissuto quotidiano, piuttosto che forzare lo sviluppo di qualche energia. E' solo lavorando nella giusta direzione che potete sviluppare quello che già possedete, sviluppare un livello superiore di coscienza, e diventare perciò capaci di utilizzare le energie che gli corrispondono.

Più sviluppate un livello di coscienza e più le vostre energie aumentano e si diffondono. Più vi sviluppate spiritualmente e più potrete ad esempio, progettare, concretizzare i vostri piani e conquistare dei gradi iniziatici. Dunque non perdete troppo tempo a percorrere delle strade che si avvalgono di tecnicismi, come lo sviluppo dei chakra o del potere individuale. Se volete progredire lavorate ogni giorno allo scopo di sviluppare la vostra coscienza e non altre cose. Le altre cose vengono di conseguenza, naturalmente, perché fanno parte del piano di coscienza.



E' solo con l'azione che sviluppate la vostra coscienza

Se insisto tanto sul modo in cui è necessario comprendere le cose, è solo perché si tratta di un elemento estremamente importante. Infatti, voi, agite o non agite, fate o non fate, vi prendete delle responsabilità o non le prendete proprio in funzione di come avete compreso una data informazione. Ed è soltanto da ciò che fate, e da come lo fate, che potete sviluppare la vostra coscienza.

La coscienza, inizialmente, invia nella personalità un certo tipo di vibrazioni che verranno raccolte in proporzione alle sue capacità, ai suoi limiti ed alla sua grandezza. Quando più voi lavorate per nobilitarvi, per diventare più degni, più grandi, più capaci di discernere, automaticamente permettete alla vostra coscienza di espandersi verso livelli più elevati e distaccarvi pertanto dalla coscienza di massa.

Più espandete la vostra coscienza tanto più aumenterà la vostra capacità di comprendere; questa capacità, a sua volta, controllerà le vostre reazioni emotive e vi aiuterà a progredire sul sentiero evolutivo. Se qualcuno cerca di "crescere" avvalendosi soltanto di strumenti tecnici io gli dico: "Sviluppa invece la tua coscienza!". Non esistono, infatti, altri metodi validi.






Domanda:

Nell'esporre la nostra prima domanda, le abbiamo chiesto delle informazioni sui tre Raggi principali. Potrebbe ora darci qualche informazione sui Raggi da quattro a sette?


Per prima cosa, vi dirò che i sette Raggi derivano dal Sole, dall'interno del Sole ovvero dal suo primo aspetto. Il Sole, infatti, possiede due aspetti, un primo aspetto che è rappresentato da un cerchio esteriore ed uno interno che corrisponde al cerchio interiore. I Raggi da 1 a 3 regnano nel cerchio esteriore da dove assorbono e diffondono gli altri quattro che provengono dalla materia solare.

Questi sette Raggi costituiscono tutto quello che è presente nell'uomo, a partire dalla radice dei suoi capelli per arrivare al più sublime dei suoi pensieri. I primi tre Raggi vi formano come entità spirituali mentre tutti e sette collaborano per crearvi come uomini nella piena totalità.

Ad ogni Raggio sono correlate delle Gerarchie di Esseri superiori ed ogni Raggio arriva a voi passando attraverso un pianeta del vostro sistema solare. Naturalmente la Terra non è il centro dell'Universo ma una copia ridotta di un sistema più grande che, a sua volta, è una copia del macrocosmo. E' per questo che la Terra sembra il centro di tutte le nostre preoccupazioni, di tutti i nostri discorsi. In realtà non che un puntino all'interno dell'infinito.

I sette Raggi passano attraverso i sette pianeti e gestiscono il bagaglio energetico del sistema solare. E' per questo che bisogna conoscere l'astrologia. Studiando l'astrologia, si studia l'aspetto esoterico di queste energia e si arriva a comprenderne l'aspetto manifestato; l'aspetto che si concretizza nella materia e dona all'uomo il suo aspetto fisico, la sua forma e tutti gli altri attributi. A volte, in certi trattati astrologici, manca l'aspetto esoterico di queste forze e per poterle comprendere è necessario studiare le caratteristiche proprie dei sette Raggi.

Se, come spiriti, non manifestate altro che i primi tre Raggi, come uomini incarnati sulla Terra avete la possibilità, nelle vostre azioni, di operare anche con gli altri quattro perché essi, in fin dei conti, non sono altro che dei mezzi per agire. E' per questo che essi non sono considerati "esoterici", in quanto sono solo degli strumenti di lavoro. Gli altri tre, invece, sono esoterici perché rappresentano la sostanza e l'essenza.

Gli stessi pianeti, oggi, sono troppo densi per poter manifestare tutta la Gerarchia, dall'Essere più elevato a quelli più infimi utilizzati dai maghi.

In ogni pianeta alberga una Gerarchia, un certo numero di grandi Esseri che lo ha costituito e lavora per mantenere e dirigere tutte le forme presenti sulla Terra, utilizzando il Raggio che gli passa attraverso. E' per questo che la Terra, da quando è stata creata, ha continuato a "crescere" sotto l'impatto di queste energie che le arrivano dai vari pianeti.



La Terra, in realtà, non è ancora nata

La Terra, attualmente, non ha ancora finito di formarsi e sta ancora "crescendo". Fintanto che le sette razze non saranno effettivamente nate e realizzate, la Terra sarà sempre in formazione. La Terra in realtà non è ancora nata perché, nel momento che "nascerà veramente", non esisterà più sul piano fisico. In quel tempo tutte le civiltà presenti sul pianeta si ritroveranno a vivere su un piano più sottile, ed è allora che avverrà il contatto con Shamballa e tutti potranno entrare nella Città celeste.

Prima che arrivi questo momento, però, è necessario che tutti i popoli posseggano pienamente il controllo sulle loro azioni, sul loro modo di pensare, di vita, ecc., occorre che tutti i pianeti, per ciò che riguarda la loro specifica funzione, abbino terminato di stimolare la crescita dell'umanità. L'ultimo che, in qualche modo, chiuderà il ciclo, sarà Nettuno, e tutto riprenderà di nuovo come quando è nato dal caos, così come è descritto nel libro "Dalle tenebre è uscita la Luce".

Nettuno era già presente all'origine del mondo e, pur essendo caotico nel suo primo aspetto, è quello più rappresentativo della divinità; quello che possiede maggiormente le potenzialità del divino, la più grande chiave iniziatica, la più grande ispirazione divina. Nello stesso modo in cui era presente all'origine del mondo, ed è entrato a far parte dell'amalgama caotico dei vari Raggi, ad ogni nuovo giorno biblico (ovvero un ciclo od una Era) Nettuno passa le consegne all'iniziatore successivo, alla Gerarchia successiva, al fine di concludere tutto il lavoro che l'era trascorsa doveva svolgere.

In futuro, quando l'umanità avrà raggiunto il suo stadio finale, l'uomo stesso inizierà un nuovo ciclo, assorbirà la propria materia, e vi sarà una "nuova nascita", ad un livello superiore. In quel momento l'umanità diventerà solare, abbandonerà la condizione terrestre per diventare solare. Quando l'umanità, nel suo insieme, arriverà al punto finale del suo sviluppo spirituale, quando arriverà a rappresentare i sette Raggi che l'hanno costituita ed aiutata ad evolvere, avvicendandosi uno dopo l'altro, in quel momento diventerà solare e si ricongiungerà al Logos che ne diventerà l'Iniziatore.

Quando ciò accade all'interno del Logos solare avviene la stessa cosa che avviene nel logos planetario, quello che state vivendo adesso ma ad un livello superiore. Si viene trasportati nel cuore di un'altra dimensione; una dimensione che costituisce il cuore di un'altra identità: il Logos universale. Questa è una situazione della quale è inutile che vi parli in quanto ne capireste ben poco.

Tutte le civiltà, al fine di ritrovare la propria trinità, ovvero la manifestazione perfetta dei tre Raggi fondamentali, sono obbligate a prendere la porta del Sole. E' per questo che nelle tradizioni antiche il Sole rappresentava un traguardo da raggiungere ed un punto di arrivo.

Quando l'uomo inizia lo studio dei Raggi, si avvicina ad un soggetto talmente grande che per essere compreso si deve possedere una livello assai elevato di sviluppo spirituale, in caso contrario sarà molto difficile prenderne coscienza. Ciò che io vi ho detto sul secondo Raggio, ad esempio, è solo un idea appena abbozzata di ciò che può essere la predisposizione all'amore universale, l'amore vero, l'amore cosmico.

Chi riesce a comprendermi realmente sarà colui che già possiede il necessario livello di coscienza. Un altra persona potrebbe dirvi molte più cose di quelle che vi dico io, ma quale potrebbe essere il risultato per la vostra evoluzione? Nessuno. E' per questo che preferisco insegnarvi come vivere, come pensare, come agire, come impegnare queste energie che vi costituiscono affinché voi stessi arriviate un giorno a scoprire, da soli, la verità.

Non mi piace spendere delle parole per il puro piacere di fare della filosofia. Al contrario voglio essere pratica ed aiutarvi nelle vostre sofferenze, nelle cose che vi fanno innervosire, nella soluzione dei tanti problemi che la vita vi propone. E quando avrete il controllo su tutte queste cose, il controllo della vostra vita, allora non avrò più niente da dirvi, sarete in grado di conoscere la vera realtà. Se imparate come vivere comprenderete anche le Leggi della Vita.

Naturalmente in un primo tempo, è necessario istruirsi, ma non pensate mai che questa sia la cosa più importante per il vostro cammino iniziatico, no davvero. L'istruzione, come vi ho sempre detto, vi permetterà di sviluppare la capacità di discernimento. Istruitevi e lavorate, fate esperienza, cercate di mantenere la vostra vita sotto controllo. Verrà un momento che sarete in grado di comprendere tutta la scienza occulta. In effetti, la scienza occulta cos'è? Uno strumento che, in un certo senso, aiuta l'uomo a sviluppare il suo intelletto, il suo aspetto cerebrale, la sua capacità di discernimento; tutte cose molto concrete, dense, ed opache.

Un volta, quando la trasmissione della conoscenza e dell'esperienza veniva fatta da coscienza a coscienza, dal Maestro all'allievo, si trattava di un passaggio completo. Il Maestro era praticamente invisibile, ma sempre pronto ad intervenire.

Nel tempo, con la tradizione orale e scritta, si è iniziato a diffondere gli insegnamenti per mezzo della parola e della scrittura. Questo tipo di istruzione, però, non è affatto completo, fornisce soltanto le informazioni ma non l'esperienza necessaria per viverle pienamente. Questi insegnamenti, parlati o scritti che siano è quello che voi chiamate scienza occulta. Essa serve per istruirvi, è perciò valida in tal senso, ed io ve la consiglio, ma attenzione non è tutto, è necessario vivere gli insegnamenti, metterli in pratica, al fine di conquistare un maggior livello di coscienza.

Ciò vi permetterà di restare umile. Se vi occuperete dello spirito, se lavorerete ogni giorno per sviluppare una coscienza migliore, piuttosto che fornire nuovi argomenti alla vostra cultura, comprenderete da soli il punto in cui siete e la necessità di nuove esperienze atte a trasformarvi ulteriormente.

Chi crede che sia sufficiente sapere, conoscere, possedere molti libri o aver frequentato molti corsi, chi si persuade che questa è la strada da seguire, rischia di diventare orgoglioso in un tempo assai breve. Se invece lavorate per lo sviluppo del piano di coscienza, poiché questa è la vera strada, quella che vi avvicina allo spirito, allora manterrete la vostra umiltà, saprete mantenere il vostro posto e fare lo sforzo giusto. Questo, in effetti, significa risparmiare del karma.



Cos'è un piano di coscienza?

A questo punto mi chiederete: "Cos'è un piano di coscienza?". Lo posso spiegare in un modo molto rapido, prendendo esempio dai bambini. Cercate di immaginare i pensieri, i sogni e le aspirazioni che albergano nella mente e nel cuore di un bimbo di 10 anni: questo è il suo "piano di coscienza". Anche voi avete avuto 10 anni ed un piano di coscienza correlato a tale età. Poi ne avete avuto uno a vent'anni, a trenta, e così di seguito fino ad arrivare a quello attuale; quello che vi offre i punti di rife- rimento per analizzate le vostre reazioni ed il vostro stato d'animo.

Questo è ciò che viene chiamato il "piano di coscienza". E' quello che crea le differenze presentate da un individuo nelle sue varie età e che, nel contempo, differenzia due individui diversi della stessa età. Il piano di coscienza è quello che vi permette di "essere" in un certo modo, di intravedere, di apprendere, di comportarvi secondo certi canoni piuttosto che altri. Soltanto tramite l'istruzione, la conoscenza, il discernimento, il lavoro e l'esperienza che ne scaturisce, potete sviluppare un nuovo piano di coscienza, immancabilmente. Concentrate i vostri sforzi su questo punto.








2.  LE LEGGI UNIVERSALI PIU' IMPORTANTI


Domanda:

Ci viene chiesto di seguire le Leggi Universali, vuole elencarci le principali o le più importanti che dovrebbero essere seguite dall'umanità?


Le Leggi Universali cambiano aspetto per ogni tipo di civiltà. Con questo non intendo un cambiamento della loro natura bensì del modo in cui gli uomini le enunciano e le seguono. E' per questo che la legge mosaica comprendeva anche delle regole riguardanti il comportamento coniugale, come, ad esempio, "Non desiderare la donna d'altri". Questa, a tutti gli effetti, non è una Legge Universale perché Dio non si è mai preoccupato degli affari matrimoniali degli uomini.

Le Leggi, similmente ai Raggi, posseggono diversi gradi o livelli e, pur suddividendosi in leggi sussidiarie, restano sempre legate alla Leggi primordiali. Queste leggi primordiali, però, si configurano in modo da poter essere comprese e seguite dalle persone a cui sono indirizzate. Per questo motivo, un Profeta o una Guida, può promulgare un determinato numero di leggi che in realtà non hanno niente di universale ma che rimangono comunque correlate alla Legge Universale. In effetti ogni legge, come primo aspetto, considera gli aspetti sociali di un popolo e serve per la costituzione di una civiltà.

Vi siete mai chiesti perché l'uomo tende, istintivamente, a creare dei gruppi sociali? Per quanto lontano possiate risalire nel tempo, vi sono sempre stati dei villaggi, delle tribù e dei popoli. Ciò è avvenuto perché la stessa Legge cosmica, per diventare operativa, deve divenire una Legge sociale. Questo comporta che per essere un vero discepolo; un discepolo che rispetta le Leggi cosmiche, bisogna innanzitutto rispettare le leggi sociali. E queste leggi vi chiedono di essere un buon cittadino, onesto e laborioso, ed un buon discepolo che rispetta l'ambiente in cui vive, sia esso naturale, famigliare o sociale.

Anche se qualche legge vi può sembrare assurda o ridicola, è giusto che voi la rispettiate. E' per questo che quando fu chiesto a Gesù: "Perché devo pagare questa imposta? Mi rende un misero, mi impoverisce. Che cosa ne pensi tu, in proposito, tu che sei il Figlio di Dio?". Egli rispose: "Date a Cesare quello che è di Cesare".

Occorre perciò rispettare le leggi sociali perché sono quelle che mantengono in piedi il sistema, sono quelle che permettono l'evoluzione di un popolo nel suo insieme. Date dunque "a Cesare quello che è di Cesare" e non sbuffate più quando dovete pagare le vostre tasse. Vi dico questo affinche si sviluppi in voi una certa coscienza dei vostri doveri, cosa necessaria per essere dei veri discepoli.

A volte, coloro che iniziano a camminare sul sentiero spirituale, assumono un atteggiamento di rottura con il mondo tradizionale, il mondo sociale. Essi vorrebbero che il mondo fosse diverso, un mondo fantastico, un mondo artificiale, dove poter vivere appartati e crearsi le proprie leggi ed i propri sistemi. Questo è un grave errore! Queste persone non hanno ancora capito come stanno realmente le cose, e bisogna aiutarli a trovare il mondo spirituale pur vivendo nel mondo tradizionale.

Non dico che un discepolo, un Iniziato, sia felice o pieno di gioia nel pagare le proprie tasse, questo no. Lo deve però fare serenamente sapendo che questo è un dovere di partecipazione alla vita della società stessa in cui vive. Una persona comune, o un discepolo, sono soltanto di passaggio in questo mondo. Vivono solo qualche decina di anni e poi se ne vanno, ma il mondo, dopo di loro, deve pur continuare! Dopo di loro devono esservi ancora le possibilità affinché altri possano godere dei beni che essi hanno goduto. Bisogna quindi rispettare le regole. Naturalmente, avete il compito di trasformarle se sono necessari dei miglioramenti ma non quello di eliminarle.








3.  ALCUNI ESERCIZI ADATTI PER I SOLSTIZI E GLI EQUINOZI


Domanda:

Può indicarci qualche esercizio o rituale adatto per i solstizi e gli equinozi?


I momenti astronomici del Sole sono molto importati e densi di energia. Anche per certi aspetti della Luna, Luna piena, ad esempio, vi sono delle persone che non stanno bene, che perdono i capelli, ecc. I momenti astronomici possono infatti essere ideali per meditare, catturare le energie solari, oppure fare delle operazioni magiche o dei rituali.

E' molto difficile fornirvi un rituale od un metodo adatto per quei momenti e che abbia un carattere universale. Ognuno ha le sue esigenze particolari e tutto dipende da quello che volete fare con questa energia. E' per questo che gli Ordini sono così diversi l'uno dall'altro, gli Ordini religiosi da quelli esoterici, iniziatici o cabalistici.

Se volete assorbire il prana che arriva in uno di questi momenti (molto intenso, rigeneratore, iniziatico, poiché punta direttamente al cuore di Shamballa), allora vi basta una preparazione a base di digiuni, accurate abluzioni e tranquillità mentale. Nel momento indicato potete fare una meditazione profonda, oppure recarvi ad una santa Messa fatta per quella particolare ricorrenza.

Oppure, se volete fare un lavoro più occulto, dovete passare alle operazioni definite equinoziali o solstiziali, le informazioni al proposito vi sono già state date. Se questo è quanto volete dovete scegliere un luogo specifico perché possa avvenire una convocazione; il luogo, dal canto suo, dovrebbe essere esotericamente neutro o positivo. Dovete anche assicurarvi che tutti i membri siano orientati nello stesso senso e che abbiano raggiunto un simile livello spirituale. Questo per evitare di effettuare un rituale con "una gamba più corta dell'altra".

Quando si fa un rituale, si sviluppa, si crea un'entità che rappresenta la sintesi di tutte le persone presenti. In funzione degli individui e del loro piano di coscienza, delle energie, e delle limitazioni dei presenti, l'entità potrà essere assai bella oppure zoppa, inferma, opaca, ecc.

Più il livello dei partecipanti sarà omogeneo e meno dovrete sforzarvi per fare un lavoro iniziatico oppure un'operazione equinoziale. La sola presenza di individui che alzano le braccia, che ripetono a memoria delle parole o che emettono dei suoni, non è certo sufficiente per fornire i presupposti necessari a convocare l'entità energetica in oggetto.

Quindi, come potete vedere, non è possibile distribuire una tecnica a livello universale perché si dovrebbe strutturarla al fine di renderla adeguata ai vari gruppi di persone. Se si facesse bisognerebbe poi dire: "Tu al solstizio devi fare questo tipo di operazioni!", "Voi dovete fare invece quest'altro tipo perché vibrate a quel livello!", "Voi, invece, quest'altro tipo ancora!"

Non è passato molto tempo dal periodo in cui tutto ciò che è iniziatico era suddiviso in due aspetti: interiore ed esteriore. All'ordine esteriore apparteneva la religione ed a quello interiore i vari ordini iniziatici. Questo era utile in quanto permetteva una prima suddivisione di coloro che assistono ai rituali. Un rituale effettuato da persone che non possiedono ancora lo sviluppo necessario, un rituale equinoziale, ad esempio, che di per sé non è pericoloso, potrebbe disturbare gli individui con un li- vello vibrazionale troppo basso.



Una cerimonia può anche essere pericolosa

Ciò significa che, se il Maestro che conduce la cerimonia non è abbastanza forte da fare da contrappeso, da bilanciare in qualche modo le energie che si sono sviluppate, esse possono disturbare le persone non pronte, spingerle in un'esperienza per la quale non sono preparate, superare delle prove per cui potrebbe non avere la forzo necessaria. Questo è il motivo che, per prudenza, vi dirò soltanto che chi vuole approfittare di questi importanti momenti, può fare una bella meditazione oppure una Messa adeguata all'occasione.

Quando esisterà una gruppo sufficientemente sviluppato per costituire un'aura di protezione dei partecipanti potrò spiegarvi una tecnica, in realtà è molto antica, che è sempre esistita. Ma solo in quel momento si potrà riscoprila e diffonderla.

Affinché una massa di persone possa assistere ad un rituale di grande portata spirituale è necessario che esista un gruppo di persone sufficientemente evolute e chiaroveggenti, in grado di ricevere l'emanazione di energia che viene generata e sappia come gestirla e trasmetterla ai partecipanti in modo che essi non ne restino feriti o travolti. In Egitto la cosa era conosciuta e praticata ed è per questo che tutto il popolo poteva entrare nel tempio. Successivamente i rituali furono solo esteriori e pertanto privi di pericoli.

Non vorrei che le mie parole fossero interpretate come un rifiuto; voglio soltanto dirvi che, per la vostra sicurezza, quando entrate in un "laboratorio" in cui si lavora con un'energia simile a quella nucleare, siete obbligati a munirvi di una "chiave" speciale. Dovete seguire le regole.

Se il vostro cuore eterico, il vostro cuore astrale e la vostra aura non sono sufficientemente potenti (potenza acquisibile solo tramite lo sviluppo spirituale), allora nel momento dell'irradiamento, dell'emanazione energetica, verrete bruciati, proprio come successe ad Icaro, verrete distrutti.

La curiosità ed i desideri mondani possono essere pericolosi. C'è chi desidera diventare ricco, però l'oro è un cibo impossibile da digerire e sarà proprio lui a farvi sentire affamati di nuovo. Non bisogna essere ambiziosi nella spiritualità: bisogna lavorare. Non bisogna desiderare nella spiritualità: bisogna conoscere il proprio posto, accettarlo, e cercare di essere migliori, passando all'azione, al servizio, al distacco.

Tornando ai luoghi più adatti, per poter fare le operazioni descritte, dovete sapere che è assai importante trovarne uno che sia già stato utilizzato per questo scopo; ogni luogo, infatti, possiede una memoria vibrazionale. Vi sono dei luoghi che hanno già un cordone vibrazionale, una specie di cordone ombelicale che li collega con la Gerarchia. Sono dei luoghi in cui albergano particolari energie ed alcuni degli spiriti che furono evocati qualche tempo prima; vi sono alcune Gerarchie che vi risiedono, vi lavorano e lo proteggono.

Tutto ciò che venne fatto dagli Iniziati in tempi lontani è stato fatto per durare nei millenni. E' per questo motivo che esistono dei luoghi che non saranno mai alterati dalle catastrofi, guerre o cataclismi; in questi posti, infatti, abitano delle Gerarchie che, con la loro presenza, creano un'aura di protezione per tutta la zona e coloro che vi abitano. Di questi luoghi, nel mondo, ne esistono un po' dappertutto.

E' però importante considerare l'epoca in cui sono stati utilizzati per la prima volta; a seconda dell'epoca, il rituale dovrà essere differente. Risulta perciò assai diverso l'approccio di colui vuole utilizzare i sistemi di quei paesi dove sono presenti molte pietre cerimoniali (menhir, ecc,) da colui che preferisce ricorrere ad un rituale Egizio ed utilizzare la piramide.

Comunque, se siete soli, praticate una meditazione e soprattutto una comunione. Utilizzate allo scopo qualcosa che assomigli ad un'ostia, un pezzo di pane o un bicchiere di acqua e vino. Consacratelo come fa un religioso, facendovi sopra il segno della croce, dite: "Io ti consacro nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Per utilizzare le energie che sono attive e presenti nel mondo potete recitate la Grande Invocazione oppure il mantra che preferite.

Terminata la recita della Grande Invocazione, mettetevi in meditazione. Alla fine della meditazione prendete ciò che rappresenta l'ostia ed offritela nella direzione del Sole (state lavorando in un momento solare). Presentate l'ostia al Sole, nel punto in cui si trova in quel momento. Lasciate che vengano assorbite le energie e quindi portatele in voi. Raccoglietevi per qualche istante ed avrete terminato.

Nel momento in cui offrite il vostro dono potete anche offrire tutti i bimbi che sono appena nati o stanno per nascere, è il miglior battesimo che gli potete dare. Offrite tutti i nuovi nati al loro vero Padre, il Dio solare. Bagnateli nella sua Luce, fate loro il battesimo in quel momento e sarà un vero battesimo.

Siccome il solstizio, per l'uomo, rappresenta una mutazione alchemica, è preferibile, in tale periodo, digiunare prima di iniziare qualsiasi cosa, lavoro, svago o studio che sia. Bisogna permettere al corpo di pulirsi completamente affinché si possa rigenerare. Ricordate che se non siete liberi da qualsiasi pensiero negativo, liberi da ogni cibo che appesantisce le vibrazioni dell'aura, la vostra meditazione non potrà sortire gli effetti desiderati.

Occorre che, nel momento in cui fate il rituale, siate nudi e puri come nel momento della vostra nascita. E' per questo che, generalmente, la celebrazione dell'equinozio e del solstizio è considerato più adatto agli Iniziati ed ai Discepoli abbastanza evoluti. Non vale la pena di offrire questi rituali alle persone comuni perché non saprebbero gestire bene questa energia.








4.  LA VERITA' E LA GIUSTIZIA


Domanda:

Una triplice domanda. Cos'è la verità? Cos'è la giustizia? Vi sono delle situazioni in cui, alla luce della verità e della giustizia, l'utilizzo della forza, della violenza, può essere giustificato?


Cos'è la verità? La verità è la realtà. Cos'è la realtà? E' quello che voi ignorate poiché per comprendere la realtà, per accettare la realtà bisogna possedere un piano di coscienza elevato. La verità è sempre stata l'oggetto di ricerca di tutte le persone di una certo livello spirituale o intellettuale. E' per questo che nella stessa filosofia, per non parlare dell'esoterismo, la ricerca della verità costituisce il presupposto fondamentale.


Qual'è il senso del mondo e della vita?

Per chi si occupa di filosofia cercare la verità significa interrogarsi sul senso della vita. Non è comunque possibile conoscenza il senso del mondo e della vita se non si è ancora in grado di comprendere la "realtà" del mondo. E la realtà del mondo cos'è? La realtà del mondo appare diversa seconda del proprio livello iniziatico.

Per qualcuno sarà la violenza, pochi valori degni di essere vissuti, una grande desolazione abitata da uomini senza pregi, primitivi e violenti. Per altri, invece, che appartengono ad un altro livello, il mondo apparirà come un Paradiso, un posto dove tutti sono gentili, dove capita che qualcuno ci pesti i piedi ma si tratta solo di un incidente di passaggio.

La visione del mondo dipende da quanto uno ama il danaro, il potere e le cose mondane; dipende dalla capacità di comprensione, la capacità di percepire la vera realtà delle cose.

Ciò significa che è inutile discutere sulla verità, occorre integrare, rivelare la realtà e così la verità diventerà parte dell'uomo.

Verità e realtà sono come Amore e Saggezza; esattamente la stessa cosa. Possiamo girare attorno al concetto con altre parole ma la cosa non cambia. Finche l'uomo cerca, rincorre il senso di qualcosa, non lo potrà scoprire perché il fatto stesso che lo stia cercando manifesta chiaramente la sua limitatezza. Di conseguenza non cercate la verità, cercate invece di vivere, ogni giorno di più, un rapporto sempre più sereno con la realtà.

Cos'è la realtà? E' quello che vi ha detto Gesù, "Il Regno", è la realtà; "Siete eterni", è la realtà; "Amatevi l'un l'altro", è la realtà; "Quello che fai al più piccolo, lo fai a me", è la realtà. Tutte queste azioni non sono altro che la manifestazione oggettiva della realtà.


Cos'è la giustizia?

Cos'è la giustizia? Sul piano terrestre la giustizia è un sistema che permette, legalmente, di punire o ricompensare una data azione. In termini cosmici, invece, la giustizia è la purezza. E' la chiarezza, un altro aspetto della realtà.

La giustizia non viene praticata dai Maestri, da Dio e tantomeno dalle Gerarchie. La giustizia in quanto tale non esiste. C'è semplicemente la purezza e quando, in un certo momento della sua evoluzione (cosa che avviene ciclicamente), l'uomo incontra la purezza prende coscienza di tutti i suoi limiti, come se fosse nudo innanzi ad uno specchio; allora si rende conto della vera causa di tutte le sfortune, le disgrazie, di tutti i vizi e tutte le limitazioni.

Questa è la giustizia. Ma non è altro che uno specchio ed uno specchio non può essere tale se non è terso e puro. Lo specchio, comunque, non emette alcun  verdetto; è l'uomo che, nel momento in cui lo guarda, prende coscienza ed, al limite, si castiga da solo.

Ed anche il castigo non è negativo perché costituisce una forza redentrice per potersi nobilitare e crescere spiritualmente.


Le prove non sono delle disgrazie

Tuttavia, quando questa forza di redenzione giunge sulla Terra, l'uomo crede che sia giunto il momento del castigo perché, in base alla quantità delle proprie mancanze, andrà incontro ad un numero corrispondente di prove. Se non si comprende questo concetto, le prove stesse verranno considerate come disgrazie. Al contrario se si riesce ad ammetterlo, ogni prova sarà vista come una piccola iniziazione.

Tutti questi concetti, pur essendo intellettuali, si applicano in un ambito sociale poiché, come ho già detto, tutte le leggi cosmiche hanno una manifestazione sul piano sociale. In un certo senso, quindi, queste leggi sono un aspetto della realtà.

Tuttavia se si vuole approfondire la conoscenza di questa realtà, bisogna distaccarsi dal consueto modo di valutazione, alquanto ristretto, per utilizzarne uno che abbia un'ampiezza tale da abbracciare il senso cosmico delle cose. La Giustizia è una cosa assai importante; è una bellissima energia che si stà manifestando in questi tempi. Voi, infatti, state vivendo la giustizia. Mi domandate cos'è? Guardate il mondo e vedrete la giustizia che si stabilisce a tutti i livelli.


L'uomo e la società si rivelano in quanto tali...

A questo punto mi domanderete: "Come è possibile constatare la giustizia se, osservando le cose, si vedono tanti orrori e tante ingiustizie?". Ecco la mia risposta: non dimenticate mai che la giustizia è uno specchio; attualmente l'umanità è  davanti ad uno specchio, si guarda mentre sta agendo e prova coscienza dei suoi vizi, e delle sue limitazioni. La società, pertanto, si rivela in quanto tale; l'uomo si ri- vela in quanto tale.

La persona che è un assassino potenziale si ritrova ad uccidere perché è il momento della Rivelazione. Quando giunge l'ora della Rivelazione, come dice l'Apocalisse, è il momento in cui uno deve prendere coscienza di ciò che è, altrimenti non potrà mai comprendere le cose dal punto di vista divino. In questo momento, in cui sembra che tutte le nefandezze salgano dal fondo dell'inferno, assistiamo invece alla manifestazione esterna delle brutture che stanno nell'uomo, affinché egli ne possa prendere la dovuta conoscenza.

A volte si crea il modo di dissimulare i problemi ed i vizi per farli apparire come cosa normale. Per un determinato periodo, allora, ci ritroveremo con delle energie che lavorano per elaborare una determinato filosofia, una certa civiltà. Sembrerà, per qualche tempo, che le cose vadano bene ma poi, un giorno, arriverà l'Iniziatore con lo specchio della giustizia: in quel giorno tutti i problemi, tutti i vizi del sistema saranno messi in luce in tutta la loro gravità.

Chi ne sarà coinvolto crederà certamente di essere piombato nel caos; in realtà si tratterà soltanto della chiarificazione della situazione. Sarà sufficiente attendere per poterne vedere gli sviluppi. Non conviene mai giudicar quando si è nel mezzo del ciclone.


Una volta si che...

L'uomo ha preso l'abitudine di credere che il peggio non è ancora venuto e ci attende nel futuro. Generazione dopo generazione questo concetto viene passato come se fosse un'eredità. "Domani andrà peggio", "Va sempre peggio", "Mio nonno ha avuto una vita migliore". Non bisognerebbe dimenticare che il nonno ha vissuto la guerra del 15-18, e diceva a sua volta: "Ah, mio nonno! Ai suoi tempi si stava sicuramente meglio!". Suo nonno, comunque, ha vissuto in un periodo con guerre e rivoluzioni; malattie come lebbra, peste e sifilide; carestie e violenza a pagamento. In effetti è proprio oggi che la vita è migliore. Tuttavia, prima che questo miglioramento arrivi per davvero, dovranno venire in superficie i cosiddetti "peccati" perché altrimenti non potranno essere rimossi.

Non abbiate paura, quindi, ed andate incontro al futuro vivendo ogni giorno gli insegnamenti che avete ricevuto. Anziché temere per la sopravvivenza del vostro corpo cercate di diventare perfetti. Non lavorate per la sopravvivenza, lavorate per la perfezione; e qualunque cosa possa accadere, non abbiate paura.








5.  QUESTO E' UN PERIODO PECULIARE PER LA TERRA E L'UMANITA'


Domanda:

Sembrerebbe che in questo momento la Terra stia attraversando una fase di passaggio tra il suo chakra solare e quello cardiaco. Questo comporterà numerosi sconvolgimenti, saranno solo ad un livello planetario oppure anche individuale.


Come vi ho appena detto il periodo attuale, per l'umanità, rappresenta un'iniziazione, un diverso piano di coscienza che dovete conquistare. E' un momento iniziatico in cui la "giustizia" provoca tanti fenomeni e tante cose, prima nascoste, vengono allo scoperto sia a livello individuale, famigliare, sociale, economico e mondiale.

Quando entra in azione la "giustizia" è sempre un momento di tipo iniziatico; un momento capace di integrare un nuovo piano di coscienza. E' per questo che è necessario prendere coscienza dei propri limiti e delle proprie mancanze. E' proprio nel momento in cui prende coscienza dei propri limiti che un individuo cerca di superarli. Se non ne prende coscienza ignorerà ciò che dovrebbe fare per andare avanti nel modo migliore.

Si tratta quindi di un periodo in cui è necessario far tesoro dell'azione dei tre Raggi fondamentali e di tutto ciò che concerne il nuovo piano mentale che, a poco a poco, vi sarà rivelato e che dovete sempre più conoscere ed integrare.

Questo piano mentale, d'altro canto, trova il suo posto unicamente nel centro cardiaco dell'uomo: il chakra cardiaco. Si tratta infatti dell'intelligenza del cuore. E' in questo chakra  che risiede il piano di coscienza che dovete conquistare; è il chakra dove ha sede l'Amore-Saggezza, il luogo in cui la saggezza libera quel piano di coscienza che ha tutte le qualità per essere chiamato "Amore".








6.  LA MIGLIORE EDUCAZIONE SPIRITUALE PER I NOSTRI FIGLI


Domanda:

Dal momento che l'educazione spirituale dei nostri figli è a nostro carico, dobbiamo confidare nelle Chiese tradizionali, anche se non condividiamo tutto quello che vi viene insegnato, oppure è preferibile dar loro gli insegnamenti che sono giusti secondo la nostra opinione spirituale?


Per quanto riguarda l'infanzia e le sue necessità spirituali, io direi che occorre innanzitutto scoprire qual'è il livello spirituale dei vostri figlioli. A partire dal momento in cui sarete in grado di comprendere quanto e come vostro figlio sia in grado di capire ed accettare determinate cose, allora potete decidere per la sua educazione spirituale. Non è comunque indispensabile appartenere ad una Chiesa, qualunque essa sia.

In verità l'appartenere ad una Chiesa non garantisce al bambino la sicurezza di uno sviluppo spirituale. Il bambino è prima di tutto sé stesso ed i genitore, se ben preparati, sono gli insegnanti migliori. E' per questo che, prima di appartenere ad una Chiesa, occorre un riferimento spirituale nei propri genitori.

Una Chiesa, per un bambino, non sarà altro che un'altro tipo di scuola. Mentre una spiritualità vissuta in famiglia, vissuta e dimostrata dai genitori con i loro gesti, le loro reazioni ed il loro modo di pensare, allora l'insegnamento prende posto nel cuore del bimbo. I bambini hanno bisogno del riferimento con i genitori un po' come i devoti hanno bisogno del riferimento col il loro Maestro.

Esiste un determinato passaggio della vita infantile in cui il bambino cerca di essere come i suoi genitori. "Lo fa il papà, lo fa la mamma; seguo papà, seguo la mamma". Sono dunque i genitori, prima di tutte le scuole ed educatori, che devono vivere la verità e viverla ogni giorno.

Ciò non significa che tutti i genitori siano in grado di adempiere a questo compito nel modo migliore. Tutto dipende dal loro livello evolutivo. E' un dato di fatto. Se vostro figlio non appartiene ad una Chiesa ma è in sintonia con il Cuore di Cristo, con la verità, con la realtà universale, il suo sviluppo spirituale non potrà certo mancare. Se, in seguito, sentirà parlare di una Chiesa, o di una Scuola iniziatica, lasciate che scelga da solo se andarci oppure no.

In altri tempi vi avrei consigliato di farlo appartenere ad una Chiesa perché la società era in trasformazione, era in una fase di edificazione ed era necessario che l'individuo fosse programmato nel modo giusto per poter vivere una vita corretta. Alla nostra epoca l'educazione deve puntare sulla responsabilità ed il libero arbitrio, sui doveri prima ed i diritti poi. Date perciò ai vostri figlioli non più una educazione programmata, bensì libera e responsabile nell'esempio del Cristo.








7.  COME SPIEGARE AI GIOVANI CIO' CHE LI ASPETTA


Domanda:


Come possiamo spiegare ai giovani, in modo chiaro e convincente, ciò che un prossimo futuro ha in serbo per l'umanità e qual'è il significato profondo di ciò che ci aspetta?


Cominciate col dire ai giovani che non succederà proprio niente. I giovani si immaginano che possa accadere una guerra, un cataclisma o che la Luna precipiti sulla Terra. I timori e le paure fanno parte della natura umana, soprattutto quando ci si avvicina a questi periodi di fine secolo in cui si verificano tanti cambiamenti e vengono a galla tante cose fino allora nascoste. Quando la "giustizia" si avvicina, emergono infatti tutti i timori ancestrali.

Di conseguenza, coloro che non hanno fede a sufficienza o non possiedono un distacco nei confronti della morte, cominciano ad essere presi da grandi timori. Se vogliamo aiutarli a superare questa condizione, dobbiamo innanzitutto istruirli sulla vera realtà dei fatti, spiegare cos'é la morte ed i processi che l'accompagnano. La sua necessità e la successiva rinascita.

Ciò su cui bisogna puntare non è tanto il fatto di essere tra i sopravvissuti di un'eventuale guerra o cataclisma. E' solo dando un significato a questi fenomeni che riuscirete a donare, a chi li teme, la tranquillità di cui hanno bisogno.

Si dovrebbe insegnare come lasciare il proprio corpo?


Se si insegna alle persone a lasciare il corpo (non a morire) nel modo migliore, li si aiuta anche a vivere meglio. E' proprio insegnando come andarsene da questa terra che li si aiuta, e molto, a vivere meglio i giorni restanti. Questo è il motivo per cui Gesù ha affermato: "Chi vorrà mantenere la propria vita, la perderà". Infatti chi, a tutti i costi, vuole restare attaccato alla vita, scatena automaticamente una reazione di morte, mette in atto un sistema di azione e di reazione che implica la morte.

Voler mantenere la vita fisica è un istinto che viene dal corpo. E' un istinto utile poiché, grazie ad esso, gli uomini lavorano per vivere a lungo e possono così migliorare il proprio sviluppo ed il destino futuro. Se non vi fosse questo istinto l'uomo considererebbe il proprio corpo come una cosa vecchia e non sarebbe affatto motivato ad affrontare tutte le prove che lo aspettano ed i doveri a cui deve adem- piere.

Non bisognerebbe mai confondere gli istinti propri della natura animale e le motivazioni che fanno parte dell'anima umana. Purtroppo, quando un uomo non è abbastanza solido a livello spirituale, viene completamente assorbito dagli istinti animali. Qualunque animale possiede l'istinto di sopravvivenza e cerca di proteggersi. E' infatti stupefacente vedere come alcune specie animali abbiano sviluppato dei mezzi di protezione che superano di gran lunga la capacità e la  fantasia degli uomini.

Quello che bisogna comprendere è il fatto che la cosa più importante non è la sopravvivenza ma la "liberazione". Non voglio fare il venditore dicendovi: "Non inquietatevi se perdete il corpo fisico, così abbellite la vostra anima e vi guadagnerete le vostre possibilità." No, non ne ho nessuna intenzione, semplicemente vi dico, che se il vostro grado vibrazionale, quindi il vostro piano di coscienza, sarà suf- ficientemente sviluppato, qualunque cosa avvenga non avrete proprio nulla da te- mere.

Perché aver paura di una catastrofe, perché? Niente è catastrofico. Tutto dipende da quale mondo appartenete. Se i vicini del piano di sotto si picchiano, non vi sentite certo colpiti, non soffrite al loro posto; è una cosa che non compete a voi, compete ad un altro. Così se il mondo dovesse crollare sarà il vostro mondo che crolla? No, sarà il mondo degli altri.

E' comunque assai difficile rimuovere la paura perché lo stesso ragionamento non trova più spazio all'interno dello spirito di coloro che ne soffrono. L'unica soluzione sarebbe il confronto con l'oggetto stesso della paura, riuscire a prenderne coscienza. La paura della morte dovrebbe essere eliminata perché, quando si sarà disposti a morire con un sorriso, non vi saranno più problemi da temere.

A che serve sopravvivere se non si serve a qualcosa?


Non sto facendo questo discorso per annunciarvi che la morte è vicina. Per niente. Comunque se vi dovesse capitare, non sarebbe forse bello morire assieme a chi muore pieno di paura? Morire con loro, sullo stesso loro terreno, cercando fino all'ultimo momento di dar loro la fede e la fiducia. A cosa sarà servito sopravvivere se non si è serviti a qualcosa? Servire: questa è la vera sopravvivenza. Chi dona la propria vita, la conquisterà. I primi saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi. Queste sono le cose che dovreste meditare se volete degnamente vivere questi nostri tempi.

La morte è poca cosa. So che tutte le guide, tutti i Maestri, vi hanno già detto queste parole, non per questo, comunque, la morte viene vista in modo diverso. Si muore sempre allo stesso modo. Pertanto se l'uomo teme la morte dovrebbe darsi da fare per trasformare il suo spirito, per cessare di essere "un mortale". L'uomo, invece, vuole conservare la propria vita fisica a tutti i costi, vuole stare lontano dalla malattia ed inventa perciò vaccini e tanti espedienti terapeutici per conservare la vita più a lungo possibile.

Una legge afferma che le forze contrarie si annullano tra loro. Chi vuole conservare la propria ricchezza immancabilmente si ritroverà a rinascere povero. Sono queste leggi che agiscono. Vivete nel mondo giusto senza preoccuparvi sul come salvarvi da una catastrofe, sarà Dio stesso che vi salverà.











8.  LE MALATTIE GRAVI SONO SEMPRE DOVUTE AL KARMA?


Domanda:

Le malattie gravi sono sempre karmiche (dipendono dalla legge di causa ed effetto, n.d.r.) oppure possono essere motivi di iniziazione? L'ora in cui deporremo il corpo fisico è fissata già alla nostra nascita oppure è in funzione della nostra vita, del nostro ambiente o da altre circostanze?


Le malattie fanno parte della natura stessa del pianeta e rientrano piuttosto all'interno di un quadro di karma collettivo che non di un karma individuale. Come vi ho già detto altre volte, non bisogna dimenticare che l'umanità è una sola ed unica entità e che avvengono molte più cose in senso mondiale che a titolo individuale.

Le malattie che colpiscono in modo epidemico sono certamente causate dal karma collettivo e tendono alla purificazione in massa di un dato gruppo di persone. Ognuno di noi vive le sue proprie esperienze e, se in un certo momento, si ritrova coinvolto nel numero dei colpiti, dipende dal fatto che la vita, prendendo come riferimento la totalità, ha messo anche lui nel conteggio dei contagiati.

Il karma individuale, invece, si manifesta in altri modi e non sempre sceglie una malattia. Alcune volte l'uomo stesso sceglie una malattia per chiudere un conto karmico ma essa, comunque, non è il mezzo migliore poiché oggi vi sono molti mezzi per ribellarsi ad essa e combatterla, cercando di curarsi e di guarire.

Non è perciò sicuro che una malattia possa creare una crescita individuale, a volte, anzi, avviene proprio il contrario. Questo è il motivo per cui il karma preferisce avvalersi di situazioni in cui venga messa a dura prova la volontà individuale, la capacità di discernimento, il coraggio ed il controllo di sé. Questa è una strada preferibile a quella della malattia che può distruggere un individuo e toglierli tutte quelle energie di cui dovrebbe disporre per poter portare a termine una vittoria.

Nel quadro delle problematiche dovute al karma individuale troviamo più infermità che non malattie; esse, infatti, sono quasi sempre di ordine collettivo e devono essere considerate come una purificazione, un iniziazione, di un folto gruppo di umanità. Quando dico purificazione, quando dico iniziazione, si tratta sempre di qualcosa che ha a che fare con il grado di coscienza raggiunto.

E' infatti il grado di coscienza raggiunto che scatena i segnali che provocano delle reazioni nel regno naturale a causa della legge di causa ed effetto. Non appena entrate a far parte di questo pianeta, che vi piaccia oppure no, siete assoggettati alle sue leggi, dalla forza di gravità alla legge di causa ed effetto.

In realtà prima di essere individuale, il karma deve essere considerato come un fatto collettivo. Esiste comunque un karma individuale che deve essere considerato come una prova iniziatica. Quando mancate d'amore per qualcuno e, in conseguenza a questa mancanza, avviene qualche particolare evento: anziché un karma individuale consideratelo una prova iniziatica.

Il karma in quanto tale viene vissuto ad un livello collettivo. E' la somma di tutte le restrizioni dell'umanità, di tutti i suoi limiti, di tutte le sue aberrazioni. E' per questo che le cose vengono generalizzate e che alcune volte il castigo di Dio sembra ingiusto. Come quando muore un bambino a causa di una malattia; un giovane per un incidente stradale o un popolo viene decimato dalla guerra contro un altro popolo. Tutti questi sono gli effetti di qualche Raggio e riguardano solo la massa. Sic- come all'interno di queste masse si trovano degli individui, immancabilmente tutto ciò che accade alla massa si riflette anche su ogni singola persona.

Supponiamo che vi siano migliaia di morti a causa di un'epidemia, se una data persona vi fosse coinvolta a causa di un karma personale, avreste voi il coraggio di guardarla in faccia? Ricerchereste nelle sue incarnazioni ciò che gli ha procurato il contagio da quella malattia? No, sarebbe un lavoro immane che non servirebbe proprio a nulla poiché si tratta di un karma collettivo. Ve lo ripeto, ci sono più karma collettivi che individuali.

Ciò che è individuale è prima di tutto iniziatico, è purificatorio, è collettivo. E' per questo che ogni giorno si verificano dei fenomeni che rivelano, all'interno di un popolo, l'aberrazione raggiunto. Siano essi le guerre, l'epidemie o le violenze di gruppo, sono sofferenze che preparano ad un nuovo piano di coscienza.








9.  IL SIMBOLO DELLA CROCE


Domanda:

Potete parlarci del simbolo della croce? E' benefico a qualche livello? Vi sono altri simboli altrettanto validi?


Vi sono migliaia e migliaia di simboli nell'universo. Per quanto riguarda il piano terrestre, in particolare, viene utilizzata una determinata serie di simboli che corrispondono all'energie che l'uomo è in grado di utilizzare, alle protezioni più facili che può ottenere. Il simbolo della croce rappresenta più cose, a seconda del piano al quale si fa riferimento e del grado iniziatico raggiunto.

Non voglio parlarvi del suo significato occulto, del grado iniziatico che rappresenta. Semplicemente, in quanto sostanza, la croce irradia un'energia notevole, poiché essa è anche il simbolo del fuoco. Tutto ciò che è a forma di croce, infatti, rappresenta il fuoco; il fuoco purificatore, redentore, emanatore di energia e sopratutto "luce".

Come voi sapete la luce intensifica l'emanazione dell'energia dell'aura e protegge. Quando portate una croce, quindi, non portate semplicemente il simbolo dell'unione della Chiesa ma prima tutto portate un emanatore di energia. Ogni forma trasmette un tipo particolare di onde energetiche. Se gli oggetti simbolici vengono anche consacrati a qualche Ordine spirituale, in base a determinate figure planetarie, allora diventano dei veri e propri emanatori di energia occulta e portano con sé un determinato potere.

Questo potere è comunque limitato dell'individuo che consacra l'oggetto; tanto più chi esegue la consacrazione è evoluto spiritualmente e tanto più l'oggetto emanerà energia attiva e rigeneratrice. Nel caso contrario, l'oggetto avrà semplicemente una azione protettrice.

La croce, nella sua simbologia occulta, rappresenta la crocifissione; crocifissione che va intesa, prima di tutto, come il distacco di tutto quello che riguarda  la  personalità, con tutto quello che riguarda gli automatismi della vita quotidiana e gli interessi mondani che vi possono essere offerti da questo pianeta.

Quando avviene la crocifissione di un Iniziato, crocifissione cosmica, questo Iniziato non ha più la necessità di rinascere sulla Terra. Se vi ritorna, lo fa soltanto per portarvi qualcosa, non più per sperimentare qualcosa. La crocifissione iniziatica rompe infatti tutte le relazioni con i fenomeni terrestri, con la manifestazione fisica, poiché la vita inferiore viene abbandonata per quella superiore.

In questo senso è possibile allegare alla croce l'immagine del fuoco perché questa iniziazione corrisponde a quello che il fuoco è capace di ottenere in modo occulto nell'uomo. Tutte le iniziazioni vengono trasmesse dal fuoco. Sulla Terra, oggi, si utilizzano anche altri elementi di cui l'acqua è un esempio. Nelle iniziazioni maggiori, però, vi è solo il fuoco; è presente solo la fiamma poiché si tratta di energia solare, di prana solare ed il Sole è un astro di fuoco.

Per ritornare al simbolo della croce, in effetti è solo uno dei tanti segni, uno dei simboli più piccoli. Alcuni associano la croce al Cristo e commettono un grande errore. La croce e Cristo non hanno nulla in comune. La croce non è la rappresentazione di Cristo. La croce è il simbolo di quell'abbandono di cui abbiamo parlato, è il simbolo del fuoco riportato sul piano terrestre. E' il fuoco primario, è il fuoco kundalini, è il fuoco che se ne esce durante le eruzioni vulcaniche, è il fuoco tellurico che corrisponde all'energia nervosa della Terra.



I triangoli intrecciati

Se volete utilizzare un simbolo veramente potente, che sia un grande emanatore di energia e che sia correlato ad un alto livello spirituale, allora dovreste usare il simbolo di cui vi ho parlato altre volte e che è formato da due triangoli intrecciati. Questo simbolo, paragonato alla croce, è onnipotente. Con questo simbolo  fate infatti riferimento ad un grande Essere spirituale, alla protezione di una elevata Entità.

Cosa significa tale figura?

Questa figura è un simbolo ed un simbolo non è un disegno qualunque. In termini occulti, quando si parla di un simbolo, si conosce bene che si tratta di un emanatore di onde, è un tipo di forma in grado di emettere energia. Si potrebbe definire come una forma che contiene la sostanza, ed è per questo che, in termini occulti, è considerato così preziosa. Pensate che, in determinati rituali, è sufficiente tracciare un simbolo affinché diventi un punto emanatore di energia.

Per la croce, la cosa è completamente diversa. La croce è un segno religioso in termini terrestri. La croce non ha in realtà delle funzioni occulte. Tutte la protezione che i preti e gli esorcisti esercitano con essa derivano dal fatto che essa, in tanti secoli di utilizzo, si è fortificata, si è caricata.

Questo significa che voi stessi potete creare un simbolo, purché siate sufficientemente numerosi, sufficientemente forti per fare in modo che il vostro simbolo emani dell'energia. Se ci mettete tutta la vostra intenzione il simbolo funzionerà. Se lo create affinché esorcizzi, esorcizzerà; se lo create affinché vi porti fortuna, vi porterà fortuna, ecc.

Quando però volete fare riferimento a dei simboli universali; simboli che funzionano da sempre, poiché questa è la loro natura, allora dovete interessarvi ai segni occulti. Vi accorgerete così che la croce entra nella composizione di certi simboli, ma non rappresenta un simbolo in quanto tale. La croce fa sempre parte di una composizione occulta ma non sarà mai rappresentata da sola.



La croce nel cerchio

Esiste un altro segno molto forte che, oltre ad essere protettivo, tende a consolidare dell'energia e pertanto, in qualche modo, è un po' distruttore, perché purificatore. Questo simbolo è la croce nel cerchio. Quando utilizzate la croce nel cerchio permettete che il fuoco agisca a livello universale. In quel momento chiamate determinati spiriti che attuano una purificazione che, nel contempo, distrugge anche qualcosa. Abbiamo infatti visto come, a livello di massa, una epidemia od una guerra, essendo distruttrici, hanno innanzitutto uno scopo purificatore.

Volendo, tramite questo segno, potreste anche fare un malocchio. Se siete in grado di controllare in modo sufficiente le entità che possono essere chiamate con questo segno, potete infatti dirigerle per fare una "fattura". Ciò richiede l'utilizzo di un tipo e di una quantità tale di energia che una simile azione è altamente sconsigliabile. Non si dimentichi, inoltre, il karma individuale che essa comporterebbe.

Esiste un altro segno onnipotente, molto semplice, il triangolo a punta contenuto in un cerchio.



Ognuno di voi dovrebbe trovare il proprio simbolo

E' comunque consigliabile che ognuno di voi trovi il proprio simbolo. Se non fate parte di un ordine o di una scuola di sviluppo esoterico, consultate qualche libro e, durante una meditazione passiva, osservate i simboli cercando quello che più vi attira, quello che è più in armonia col vostro colore, col vostro Raggio, col vostro livello iniziatico.

Utilizzate questo simbolo, visualizzandolo in meditazione, per un certo periodo di tempo. Poi, più innanzi, rifate passare l'elenco dei simboli e osservate se un altro simbolo attira la vostra attenzione; se ciò fosse potrete rilevare il percorso della vostra evoluzione. Vedrete che alla fine, quando avrete acquisito un certo sviluppo, sarete attirati dai due triangoli intrecciati. Obbligatoriamente.

Perché? Perché questo è il vero simbolo del Padre di tutti voi. E' un simbolo intimamente correlato all'azione dei Raggi fondamentali di cui abbiamo parlato all'inizio. Il triangolo con la base a terra rappresenta l'uomo che sale; quello con la base in cielo, Dio che gli va incontro e lo integra in Sé. Non vi sono dei simboli maggiormente iniziatici, ve l'assicuro.








10.  LA NASCITA PRIMA DEL TEMPO PRESTABILITO


Domanda:

Vorrebbe, per cortesia, dirci cosa accade quando l'uomo provoca la nascita prima che la gravidanza abbia raggiunto il suo termine naturale? Come potrà, quell'anima, riuscire a trovare le energie che gli sarebbero servite per svolgere la sua vita secondo i piani prestabiliti?


Non dovete inquietarvi su questo argomento. Se esiste una legge che vuole che l'anima prenda possesso del proprio corpo al momento del primo respiro, esiste anche un'altra legge per cui, almeno per qualche giorno, la potenza della natura è talmente forte che il corpicino del neonato riesce a sopravvivere anche senza il supporto dell'anima.

Questo permette all'anima che dovrebbe prendere possesso di quel corpo, di rifiutarlo nel momento stesso in cui si accorge che l'ora di nascita è stata modificata oppure che si sono verificate delle anomalie per malaccortezza degli operatori. Parlando con le proprie guide, con i Signori del karma, come li chiamate voi, l'anima può attendere un momento favorevole nell'ambito dei tre giorni o rifiutarlo completamente.

Il corpicino, se fosse rifiutato, verrà offerto a qualcun altro. I Signori del karma gli diranno: "Vi è questa possibilità di nascere, vi sono queste influenze astrali, queste condizioni ambientali, ecc. Ti interessa? Sappi che andrai incontro a questi determinati problemi, a queste determinate prove, ecc." Se l'offerta viene accettata l'individuo prenderà immediatamente possesso del piccolo bebè che dorme nella culla. Ciò avviene in modo molto naturale ed assai semplice.

Naturalmente è assai spiacevole che, dopo aver scelto un corpo, una famiglia e delle circostanze assai dettagliate, tutto il piano venga scombussolato. Tanto più spiacevole se la mamma avesse voluto partorire un po' prima perché "sta arrivando Natale", "la Pasqua è vicina" o "bisogna andare in crociera". E' chiaro che questo tipo di comportamento è altamente condannabile.

Tuttavia, nella misura in cui non si possa fare nella per evitarlo, allora questo tipo di comportamento diventa perdonabile, ed il nascituro potrà rifiutare quel corpo. Se lo stesso corpo interessa a qualcuno, sarà mantenuto con il prana fintanto che arriva il momento astrale più propizio per il nuovo proprietario. Non più di tre giorni, però, poi il prana se ne andrà, come un leggero fumo blu, e non resterà che un piccolo cadavere.

Dovete sapere che esiste una grande flessibilità in ciò che voi chiamate il destino, la fatalità, il programma, il piano di vita. Così qualcuno che doveva nascere con sesso femminile, all'improvviso, può ritrovarsi bambino. Non si dimentichi che, in effetti, ciò che conta non è il sesso ma il carattere ed il livello spirituale. Ciò che conta sono gli aspetti che costituiscono le capacità cerebrali, manuali, ed il piano di coscienza posseduto.

Si crede che le famiglie vengano scelte in modo assoluto. In effetti esiste la possibilità di fare delle scelte molto precise, però accade che, per qualche motivo, sia necessario essere più flessibili ed adattabili.

La vita è una grande follia, una grande giostra che continua a girare, ed in ogni movimento ci sono dei cicli che arrivano, con le precisione di orologi. All'interno di questi cicli, avvengono ciò che noi chiamiamo azioni e reazioni. Mentre i grandi programmi sono rigidi, quelli piccoli sono più flessibili. Perché? Semplicemente perché l'uomo ha la libertà così come molte altre creature.

In un sistema troppo rigido, invece, la libertà non può esistere. Quando in un piano esiste la flessibilità, poiché tutte le ipotesi sono state considerate in modo matematico, e quindi eventualmente soluzionate, esiste anche uno spazio, na libertà di azione che permette di respirare.

Anche gli Angeli hanno la loro libertà. Nella loro partecipazione alla vita dell'uomo e nella sua edificazione, sono liberi di agire come meglio credono. Naturalmente non hanno la libertà di creare qualsiasi cosa per fantasia o per folklore. Comunque, nel contesto del loro compito, possono esercitare una certa libertà.

Guardate tutte le forme che esistono in natura. Non vi sembra forse che gli Angeli si siano divertiti durante la loro creazione? Guardate tutti i pesci che esistono, con i loro colori, le loro espressioni. Tutti gli animali terrestri che esistono, tutti gli uccelli, tutte le piante, tutti i fiori, tutte le erbe, tutte le forme delle rocce, tutti i minerali, tutto ciò non assomiglia forse ad una grande espressione di creatività? La stessa creatività espressa da un grande pittore? Questa è la libertà degli Angeli, la libertà di creare, di agire. Gli Angeli hanno creato sulla Terra il più bel giardino possibile, un'espressione di arte naturale.

Certi artisti hanno un temperamento che assomiglia alla poesia, alla finezza, alla tenerezza quindi, anche nelle loro creazioni, appaiono queste qualità. Esistono altri artisti il cui temperamento, la cui personalità è più forte e, conseguentemente, ne troviamo traccia in tutte le loro creazioni, nella loro pittura o nella loro musica.

Anche nelle creazioni degli Angeli possiamo ritrovare il carattere ed il senso artistico dei loro esecutori. Ogni Angelo, ogni Arcangelo, possiede infatti un determinato temperamento e questo per fare in modo che la creazione sia un grande gioco ridente, una grande festa. Più ci sono delle differenze e più vi sono espressioni di gioia. Sono stati, ad esempio, degli Angeli sensibili a creare le rose, le orchidee, ecc.

All'interno di questa gioia, vi sono determinate note, vi sono determinati ritmi, che voi interpretate come "piano evolutivo". Per chi è in grado di comprendere, invece, non si tratta di un "piano" bensì del suono di un diapason. Questo è quello che bisognerebbe insegnare all'umanità, che è appena stata creata, di imparare a pensare, agire e a cantare col diapason e con tutta la creazione.

E' necessario trovare la nota giusta, la vera realtà

Questo è lo sforzo a cui deve tendere l'uomo; trovare la nota giusta ovvero incontrare la realtà di cui abbiamo parlato all'inizio. Il giorno in cui la incontrerà si troverà nella gioia, a ridere e comprendere che tutto il creato non è altro che una danza, un canto di gioia; che la creazione è una grande risata. Allora, osservando un'altro uomo, non potrà più comprenderlo, non aver con lui più niente in comune.

Cercate allora di partecipare felici a questo grande canto, a questa grande follia della creazione. Cercate di comprendere le motivazioni e di mettervi al posto degli Angeli creatori. Immaginate di poter creare delle forme, creare le vostre stesse vite, e vi renderete conto di ciò che è la creazione ed il Creatore.








11.  CONCLUSIONE


Domanda:

Siamo arrivati alla fine di questo dialogo, l'ultimo di questo anno. Vuol forse dirci qualcosa come conclusione?


Non vi sono degli ultimi messaggi. Quando io avrò cessato di parlare, e sarò magari lontana da questa città, il mio dialogo potrà ancora continuare, dipende solo da voi. Sta a voi chiedermi di parlare. Quando sarete da soli, quando sarete di fronte ai vostri problemi, quando vi troverete tristi nella prova o in un momento di gioia, sta solo a voi continuare questa relazione.

Quando dico questo, non vi sto affatto proponendo un continuo rapporto con me. No. Vi dico, semplicemente, di continuare il rapporto con l'egregore totale (forma pensiero di gruppo, n.d.T). Se un uomo è in grado di farlo, questo contatto non si interrompe mai, si tratta, però di essere un vero discepolo. Significa saper prendere in mano la situazione, farsi carico delle proprie responsabilità e realizzarsi.


Vi saluto tutti...